Coronavirus, estate? Balneari: Sarà tragica. Gasparri: Governo si muova!

ROMA – Coronavirus, che estate sarà? Da quel che si legge sarà un disastro.

I gestori degli stabilimenti balneari sono sul piede di guerra. 

Un video che circola nella categoria mette in evidenza gli effetti devastanti di regole rigide di distanza applicate al tavolo del ristorante.

Dove mangiavano 12, ora sederebbero in 4. E l’affitto? E le utenze? E il personale chi lo paga? si chiede l’autore della lunga video-intervista.

Maurizio Gasparri (FI),politico di razza e sempre concreto, mette in guardia contro il caos:

“È molto importante che una serie di Regioni, dalla Liguria al Veneto all’Abruzzo, abbiano emanato ordinanze.

Esse consentano alle imprese balneari di avviare le opere di manutenzione dei propri stabilimenti o di montare le strutture in vista di una stagione che si annuncia certamente difficile.

Ma che non può essere cancellata”.

Segue l’appello:

“Bisogna sostenere il turismo e le imprese balneari e il governo si deve svegliare”.

E poi l’emergenza:

“Il Governo deve emanare subito un’ordinanza con cui sostenere questa tesi a favore delle imprese balneari e turistiche.

“Le Regioni sono state più rapide. Il governo agisca con celerità.

“Il turismo e il mondo balneare hanno bisogno di soldi, di sostegno, di prospettive e di futuro. 

“Abbiamo contattato, con videoconferenze, tutte le organizzazioni del settore.

“Abbiamo stimolato i gli amministratori locali ad assumere iniziative.

“Saremo a fianco di queste realtà fondamentali per il futuro dell’Italia.

“Il turismo e le imprese balneari sanno di poter contare su di noi, sanno di poter contare sulle Regioni guidate dal centrodestra.

Il governo Pd-grillini si svegli perché non si sta interessando in maniera fattiva di questa importante realtà”. 

Sarà dura, a tutta evidenza.

La domanda è sempre la stessa: Si potrà andare al mare quest’estate?

Il sottosegretario del Mibact, Lorenza Bonaccorsi, del Pd, sostiene che risposta è sì.

“Ci stiamo lavorando, dal punto di vista degli atti amministrativi necessari per gli stabilimenti.

“Immaginando una serie di normative prese con il comitato tecnico scientifico, che contemplano l’ipotesi di un distanziamento”.

C’è da tremare.

La sintesi la fa Patrizia De Rubertis sul Fatto Quotidiano:

“Ombrelloni lontani e sanificati in spiaggia. E tutti in mascherina”.

E elabora:

“Le imprese balneari hanno già le loro proposte per consentire agli italiani di andare al mare nel rispetto della sicurezza e delle normative. Per questo è necessario prevedere una cartellonistica con tutte le informazioni necessarie.

Dice Maurizio Rustignoli, presidente delle imprese balneari di Fiba-Confesercenti.

“E che nessuno faccia differenziazioni tra spiagge pubbliche e private: dovranno riaprire entrambe per evitare una disparità sociale”.

Sarà da ridere, vien da dire, pensando ai controlli sulle spiagge libere, a quelle semi libere, a quelle semi attrezzate, specie nelle località più ricche del nord.

Toccherà ai bagnini “garantire il distanziamento di 1 metro di tutte le attrezzature, come lettini, ombrelloni e sdraio che saranno sanificati prima e dopo l’uso.

“Sotto ogni ombrellone potranno stare al massimo tre persone.

“Nel caso delle spiagge pubbliche sarà necessaria la presenza di volontari della Protezione civile o della Guardia costiera per delimitare con delle corde quelle troppo grandi e per far rispettare il distanziamento”.

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