Coronavirus, nuovo focolaio in Veneto: paziente 0 non collabora. Zaia: “Inasprisco le regole”

di Daniela Lauria
Pubblicato il 3 Luglio 2020 - 20:14 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, nuovo focolaio Veneto: paziente 0 non collabora. Zaia: "Inasprisco le regole"

Coronavirus, nuovo focolaio in Veneto: paziente 0 non collabora. Zaia: “Inasprisco le regole” (Foto Ansa)

Nuovi focolai di coronavirus in Veneto: i contagi sono partiti dalla Laserjet srl, un’azienda di carpenteria meccanica di Pojana Maggiore. Ma il paziente zero, un imprenditore vicentino, si rifiuta di collaborare.

Sono in tutto cinque i nuovi casi positivi da coronavirus in Veneto. Ne ha dato notizia il governatore Luca Zaia ricostruendo l’assurdo caso del paziente 0 che ha riportato i focolai in regione.

Si tratta di cinque casi che hanno portato a 52 isolamenti fiduciari a Vicenza, 37 a Verona e un caso positivo nel padovano entrato in contatto con il paziente zero.

L’uomo, imprenditore vicentino tornato positivo dopo un viaggio di lavoro in Bosnia, continua a negare di collaborare con i sanitari fornendo dati in merito ai suoi contatti lavorativi e non.

L’imprenditore, tornato positivo, ha organizzato feste private, partecipato a funerali, negato di sottoporsi ad un tampone e poi negato un ricovero.

Il tutto continuando (da positivo) a svolgere regolare vita lavorativa e sociale e mentendo su colleghi e compagni di viaggio.

Coronavirus Veneto, Zaia: “Da lunedì nuova ordinanza restrittiva”

Una nuova ordinanza restrittiva “per inasprire le regole” sulla prevenzione del contagio da Covid dalla prossima settimana. E’ la risposta del governatore Zaia, alla luce di assembramenti e “comportamenti sconsiderati di troppe persone” evidenziatisi in questi ultimi giorni.

“Continuando di questo passo non dobbiamo porci la domanda se il virus tornerà in ottobre, perché l’abbiamo già qui. Ai comportamenti irresponsabili di qualcuno, si aggiungono gli altri che abbiamo conosciuto in queste ore”.

Il riferimento è proprio al caso dell’imprenditore vicentino che col nuovo focolaio, “ha portato il Veneto da un rischio basso a un rischio elevato, passando da un Rt pari a 0,43 a uno di 1,63″, ha spiegato Zaia.

Il governatore ha ricostruito la vicenda legata al viaggio in Bosnia, che ha determinato 5 nuovi positivi e 89 isolamenti. “Se questo è il sistema di gestire la positività e la sintomatologia, dopo quattro mesi di coronavirus allargo le braccia – ha detto – Così non ne veniamo fuori”.

“Fosse per me, di fronte a certi comportamenti prevederei la carcerazione. È essenziale che a livello nazionale si prenda in mano il dossier, mettendo in fila le questioni con un Dpcm o con un provvedimento del ministro Speranza”.

“La legge prevede una multa di 1000 euro in caso di fuga dall’isolamento sanitario: mi sembra ridicolo – ha sottolineato Zaia – E ritengo che sia fondamentale il ricovero coatto, così come è necessario essere severissimi con gli isolamenti sanitari”.

“Io ho dato disposizioni ai Sisp di tolleranza zero e, se ci sono elementi, di procedere alla denuncia. Non possiamo permetterci la diffusione del virus per l’irresponsabilità di qualcuno. Quello che è accaduto, è gravissimo”.

“Di tutto questo – ha concluso Zaia – ne parlerò con Bonaccini in conferenza dei servizi, perché siamo i primi a sperimentare una vicenda del genere, inquietante”.

Fonte video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev