Coronavirus, governo estende la zona rossa: chiusa la Lombardia e 11 province?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Marzo 2020 - 20:46| Aggiornato il 8 Marzo 2020 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, governo chiude Lombardia e altre 11 province: le misure

Coronavirus, governo chiude Lombardia e altre 11 province: le misure (Foto archivio ANSA)

ROMA – Chiudere la Lombardia e altre 11 province, estendendo la zona rossa colpita dal coronavirus in Italia. La firma del nuovo decreto del governo per far fronte all’emergenza potrebbe arrivare già nella serata di sabato 7 marzo. Secondo la bozza, gli spostamenti saranno bloccati o autorizzati solo in condizioni di emergenza nella zona rossa. Oltre alle scuole, scatterà anche la chiusura di palestre, piscine e centri benessere che potrebbe durare fino al 3 aprile.

Sul quotidiano Repubblica viene mostrato l’articolo 1 della bozza del nuovo decreto del governo, che dovrebbe essere varato entro la sera di sabato. Nella bozza compare il divieto di ingresso e di uscita dalla Lombardia e da altre 11 province, e l’estensione delle zone controllate a Piemonte ed Emilia-Romagna.

Nel dettaglio, le province diventate “zona rossa” sono le seguenti: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria. Il decreto stabilisce inoltre la chiusura nelle aree appena citate di tutte le palestre, piscine, spa e centri benessere.

I centri commerciali dovranno essere chiusi solo nei weekend, le partite saranno ammesse all’aperto e solo a porte chiuse. Chiusi anche musei, centri culturali e stazioni sciistiche. 

Sospese anche tutte le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali. Sospese anche tutte le manifestazioni organizzate, nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati; nei predetti luoghi è sospesa ogni attività.

I bar e i ristoranti potranno rimanere aperti, ma è disposto obbligo per i gestori di far rispettare la distanza di sicurezza tra i clienti, pena la sospensione dell’attività.

Sospesi anche i congedi ordinari per medici, personale tecnico e tutti il personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi costituite a livello regionale.

Per leggere il documento del decreto clicca qui.

(Fonte Repubblica)