Coronavirus, il bollettino del 19 maggio: 30.310 nuovi casi e 108 morti nelle ultime 24 ore

30.310 nuovi casi e 108 morti nelle ultime 24 ore: questi i numeri del bollettino di oggi, giovedì 19 maggio, sulla situazione della pandemia di coronavirus in Italia.

Tasso di positività al 12,2%

Sono 247.471 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Mercoledì erano stati 264.273. Il tasso di positività è al 12,2%, in lieve aumento rispetto all’11,5% di mercoledì. Sono 308 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 10 in meno rispetto a mercoledì nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 28. I ricoverati nei reparti ordinari sono 7.020, ovvero 256 in meno rispetto a mercoledì.

I numeri totali della pandemia

Sono 893.175 le persone attualmente positive al Covid, 59.403 in meno nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. In totale sono 17.178.199 gli italiani contagiati dall’inizio della pandemia, mentre i morti salgono a 165.738. I dimessi e i guariti sono 16.119.286, con un incremento di 90.017 rispetto a mercoledì.

Scende la percentuale di terapie intensive occupate

Scende di un punto percentuale in 24 ore, tornando al 3%, la percentuale di terapie intensive occupate da pazienti con Covid-19 in Italia (un anno fa era al 19%) e nessuna regione supera la soglia del 10%. A calare di un punto, fermandosi all’11%, è anche l’occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di ‘area non critica’ (un anno fa era, anche questa, al 19%) e solo l’Umbria supera il 20%. Questi i dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) del 18 maggio 2022, pubblicati oggi.

Le 12 regioni che vedono un calo dell’occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di area medica o ‘non critica’ da parte di pazienti con Covid-19 sono: Basilicata (19%), Campania (13%), Emilia Romagna (12%), Friuli Venezia Giulia (11%), Liguria (13%), Molise (12%), Pa Bolzano (7%), Pa Trento (9%) Sardegna (14%), Sicilia (17%), Umbria (con il -3% torna a 23%), Valle d’Aosta (13%). La percentuale cresce, solo in Calabria (19%) e Veneto (8%). E’ stabile in 7: Abruzzo (20%), Lazio (12%), Lombardia (9%), Marche (11%), Piemonte (8%), Puglia (15%), Toscana (8%). L’occupazione dei posti nelle terapie intensive, a livello giornaliero cala in 9 regioni: Calabria (al 5%), Lazio (5%), Liguria (4%), Marche (1%), Pa Trento (3%), Piemonte (3%), Puglia (5%), Toscana (2%), Sicilia (4%). Cresce solo in Emilia Romagna (4%). La percentuale e’ stabile in 9 regioni e province autonome: Abruzzo (al 6%), Basilicata (3%), Campania (6%), Friuli Venezia Giulia (1%), Lombardia (2%), Molise (5%), Sardegna (5%), Umbria (1%) e Veneto (2%). In Pa Bolzano (0%) e Valle d’Aosta (0%) la variazione non è disponibile.

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