Coronavirus: un dermatologo del Policlinico il primo contagiato a Milano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Febbraio 2020 - 11:59 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus: un dermatologo del Policlinico il primo contagiato a Milano

Coronavirus, la stazione Cadorna a Milano (Ansa)

ROMA – E’ un dermatologo del Policlinico il primo positivo al Coronavirus di Milano. Si trova ora ricoverato all’ospedale Sacco. Nelle ultime due settimane è stato in due convegni internazionali, uno in Grecia e l’altro in Germania. Il medico è un universitario che trascorre poco tempo al Policlinico.

Dove, tuttavia, si sta lavorando, come da prassi, per ricostruire la catena di contatti e circoscrivere le possibili fonti di contagio. Sembra che il medico sia stato in contatto con poche persone all’ospedale, si parla di 2-3 specializzandi, che avrebbe incontrato per attività didattiche.

Al momento sono poche decine i tamponi che si stanno eseguendo sui suoi colleghi, ma si tratta di un numero che può cambiare nel corso delle ore, a seconda di quello che emergerà dalle verifiche appunto sulla sua catena di contatti.

L’uomo, colpito da una tasse fastidiosa e persistente e un po’ di febbre, più per scrupolo che altro, si era rivolto a un collega. Domenica, la priva del tampone all’ospedale Sacco ha dato l’esito che non si aspettava. Le sue condizioni tuttavia sono buone ed è stato già dimesso.

Milano chiusa per coronavirus

Intanto Milano domenica sembrava una città fantasma. Dalle scuole ai teatri, fino ai musei, ai cinema, ai bar e ai locali notturni dalle 18 alle 6. Tutto chiuso per 7 giorni che potrebbero anche diventare 14 in seguito all’ordinanza di Regione Lombardia.

Che prevede la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi o di ogni forma di riunione in luogo pubblico anche di carattere culturale. Cambia tutto in città, con l’Arcidiocesi che ‘salva’ funerali e matrimoni ma solo per parenti stretti, e la gente si riversa nei supermercati per riempire i carrelli di cibo, con lunghe code e scaffali vuoti. 

Cancellata già ieri Inter-Sampdoria, prevista in serata a San Siro, già in mattinata ci sono i primi ingressi sbarrati di musei ed esposizioni e poi arriva la richiesta di chiudere le scuole da parte del sindaco, Giuseppe Sala, che ha definito l’intervento “prudenziale”, accolta poi dalla Regione.

Le istituzioni culturali più importanti della città sospendono gli spettacoli e i cinema la programmazione dei film nelle sale. (fonte Ansa)