Coronavirus, don Giovanni Melis missionario dopo morte della moglie: morto a Sassari

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Aprile 2020 - 14:40 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus missionario morto a Sassari: addio a Don Giovanni Melis

Coronavirus missionario morto a Sassari: addio a Don Giovanni Melis (Foto archivio ANSA)

ROMA – Era diventato missionario in Burkina Faso dopo aver perso la moglie, ma è stato stroncato dal coronavirus a Sassari lunedì 30 marzo. Don Giovanni Melis, 72 anni, è uno dei due sacerdoti di Nuoro morti per il covid-19 insieme a don Pietro Muggianu, 84 anni,

Il missionario era tornato dal Burkina Faso e aveva avuto problemi di salute dopo aver contratto la malaria e la febbre gialla in Africa, dove si trovava dal 2000. Quattro anni prima un male incurabile gli aveva portato via la moglie Anna, dopo 27 anni di matrimonio, allietati dai figli Laura e Sandro, e vissuti più che altro a Torino da dirigente d’azienda.

Don Giovanni Melis nel 2004 aveva raccontato durante una omelia: “La morte di mia moglie è stata come il fallimento del progetto d’amore. All’inizio sono rimasti un po’ frastornati da questa mia decisione. Perché dopo avere perso la mamma, vedevano allontanarsi in qualche modo anche la presenza del padre. Ma hanno subito dopo capito e condiviso la scelta”.

Dalla comunità familiare l’ex manager è passato a quella ecclesiale, nelle parrocchie diocesane di Sarule e Lodè (Nuoro), dopo i primi anni da viceparroco a Nuoro. Qui, nella chiesa San Paolo ha contratto il coronavirus circa un mese fa. L’esperienza tra i diseredati dei sobborghi di Ouagadougou, la capitale dell’ex colonia francese, è stato l’elemento attorno a cui è ruotata la scelta di vita del sacerdote. Vi è tornato ogni anno, per dare una mano ai padri camilliani, che nella città di Koupela hanno aperto anche un ospedale per curare lebbrosi.

Dall’Italia col gruppo missionario del Rosario di Nuoro don Melis portava nei bagagli generi alimentari e medicine. Sono solo alcuni tra i beni mancanti in una comunità che è 171esima (su 174) nella classifica della ricchezza, o povertà, mondiale. Coi volontari dell’associazione onlus, don Melis ha preparato alcuni progetti: il lebbrosario e una casa per gli anziani.

E’ nata la scuola per l’infanzia ‘Coro ‘e mama’ (Cuore di mamma) e alcune giovani sono state formate all’insegnamento. Altri ragazzi hanno avuto la possibilità di aprire laboratori per il burro di karitè, prodotto di pregio nella cosmesi occidentale. Opera sempre in evoluzione, che oggi passa per intero nelle mani dei soci della onlus: come un testamento spirituale del sacerdote nuorese, stabilito prima che l’ultima epidemia lo costringesse ad abbandonare il campo.

(Fonte AGI)