Coronavirus, è morto Giovanni Ranocchi. L’imprenditore era molto conosciuto a Pesaro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Marzo 2020 - 12:40 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, è morto Giovanni Ranocchi. L'imprenditore era molto conosciuto a Pesaro

Coronavirus, è morto Giovanni Ranocchi. L’imprenditore era molto conosciuto a Pesaro (foto ANSA)

ROMA – E’ morto Giovanni Ranocchi, 76 anni, uno degli imprenditori più noti della provincia di Pesaro e Urbino. Ranocchi era alle prese da giorni con una difficile battaglia contro il Coronavirus

Amministratore unico della Ranocchi Software, ha legato il suo nome alla città di Pesaro e allo sport sponsorizzando squadre di football americano, volley e basket.

Il classe 1944 viene ricordato dai media locali attraverso uno stralcio della sua biografia “Ricomincio da Capo”, scritta da Giusi Balzano.

“La guerra è l’emblema della distruzione, ricostruire è il simbolo della civiltà moderna. Giovanni Ranocchi nasce in un podere nelle campagne di Urbino, verso la fine della seconda guerra mondiale, da un’umile famiglia contadina. Grazie ai sacrifici dei suoi genitori studia e si diploma. Svolge diverse attività lavorative che lo portano ad acquisire sufficiente esperienza per decidere di mettersi in proprio. Dall’elettricista al venditore Olivetti fino all’Iterby, l’azienda per cui lavorare significava impegnarsi oltre misura. Così scatta in lui il desiderio di canalizzare il suo impegno in qualcosa di proprio. TeamSystem è il frutto di ogni suo sforzo. Facendo propri i principi di moralità e correttezza assimilati nelle precedenti esperienze, in particolar modo in Olivetti, l’azienda cresce e diventa in qualche decennio una realtà a livello nazionale.

Purtroppo la guerra non finisce mai e il nemico si può nascondere dove meno ce lo aspettiamo. Al fine di strutturare ulteriormente TeamSystem, Ranocchi decide di far subentrare un Fondo di Private Equity. Da quel momento i fatti si susseguono rapidamente e in maniera incontrollabile: per uno scontro di logiche aziendali Giovanni Ranocchi è costretto ad uscire dall’azienda. Ricominciare da capo è uguale a ricostruire, non perdersi d’animo è l’inizio di una vittoria”.

Fonte: VIVERE PESARO.