Coronavirus, morto il segretario provincia dei medici di famiglia di Lodi. Il sindacato: “Stiamo pagando un prezzo altissimo”

di redazione Blitz
Pubblicato il 17 Marzo 2020 - 13:54 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, morto il segretario provincia dei medici di famiglia di Lodi. Il sindacato: "Stiamo pagando un prezzo altissimo"

Coronavirus, morto il segretario provincia dei medici di famiglia di Lodi

ROMA  –  “La situazione è insostenibile, stiamo pagando un prezzo altissimo. Qualche minuto fa è deceduto il segretario provinciale dei medici di famiglia di Lodi, un altro caro amico che se ne va. E’ stato sottovalutato il rischio nei confronti degli operatori, mancano dispositivi di protezione. Vogliamo sottolineare la nostra estrema preoccupazione”: è il grido d’allarme di Filippo Anelli, segretario della Federazione degli ordini dei medici (Fnomceo).

A Rainews 24 Anelli ha ricordato la situazione critica in cui operano moltissimi medici ed infermieri in Italia in questa emergenza coronavirus, e ha ribadito la richiesta di mascherine e kit protettivi. 

“Si devono ridefinire le priorità nella lotta al nuovo Coronavirus – ha sottolineato Anelli – mettendo subito in sicurezza medici e infermieri, come strategia primaria di sanità pubblica. Sentiamo tutta la responsabilità di rappresentare categorie professionali alle quali non è stato garantito il diritto alla sicurezza. Una situazione inverosimile, indegna di una società civile, che mette in pericolo la salute pubblica. Chiediamo che si individuino i responsabili e che la fornitura dei DPI diventi una priorità del Governo, un tema di sicurezza nazionale, perché la salute dei nostri cittadini merita questo”.

E’ “necessario estendere l’utilizzo del test con tampone a tutti i medici asintomatici che trattano i pazienti con Covid-19, per impedire una diffusione impropria del contagio”, sottolinea ancora Anelli. Oggi, avverte, “medici e personale sanitario asintomatici ma positivi al nuovo coronavirus senza saperlo rappresentano, infatti, una mina vagante ed un enorme rischio negli ospedali”. (Fonti: Radio24, AdnKronos)