Coronavirus, è nata la figlia del paziente 1 di Codogno

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Aprile 2020 - 23:08 OLTRE 6 MESI FA
Codogno, Ansa

Coronavirus, è nata la figlia del paziente 1 di Codogno (foto Ansa)

ROMA- E’ nata oggi, quindi martedì 7 aprile, all’ospedale Buzzi di Milano la figlia di Paziente 1, cioè Mattia, il dipendente dell’Unilever residente a Codogno e ritenuto il primo caso accertato di coronavirus in Italia.

La moglie, Valentina, era risultata anche lei positiva ed era stata ricoverata in osservazione e poi dimessa dal Sacco, ospedale che fa parte della stessa azienda azienda sanitaria. Mattia, che era finito in terapia intensiva, è stato dimesso dal San Matteo di Pavia lo scorso 23 marzo. (Fonte: Ansa).

Coronavirus in Italia, il punto della situazione.

Calo sensibile dei nuovi malati: sono complessivamente 94.067 i malati in Italia, con un incremento rispetto a ieri 6 aprile di 880, vale a dire meno della metà dell’incremento di lunedì quando erano stati 1.941. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – è di 135.586. 

Oggi “è l’incremento più basso registrato dal 10 marzo” ha detto il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli in conferenza stampa aggiungendo che il dato relativo ai guariti nelle ultime 24 ore – 1.555 persone – è il secondo incremento più alto da inizio emergenza. 

Sono 24.392 le persone guarite, 1.555 in più di ieri dove l’aumento dei guariti era stato di 1.022.

Sono 3.792 i pazienti nei reparti di terapia intensiva, 106 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.305 sono in Lombardia. Dei 94.067 malati complessivi, 28.718 sono poi ricoverati con sintomi – 258 in meno rispetto a ieri – e 61.557 sono quelli in isolamento domiciliare.

Resta alto però il numero delle vittime. Sono 17.127 i deceduti, con un aumento rispetto a ieri di 604. Lunedì l’aumento era stato di 636. 

tamponi fatti oggi sono stati 33.713, qualcuno più rispetto a ieri (30.271). Il rapporto tra tamponi fatti e casi individuati è di 1 malato ogni 11,1 tamponi fatti, il 9%. È il valore più basso da inizio emergenza. Per avere un confronto, il 13 marzo erano stati fatti solo 11mila tamponi. Oggi tre volte tanti ma lo stesso numero di malati individuati. (Fonte: Protezione Civile).