Coronavirus, le regioni del Sud mettono in quarantena chi arriva dal Nord. “Fermatevi e tornate indietro”

di redazione Blitz
Pubblicato il 8 Marzo 2020 - 13:22 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, le regioni del Sud mettono in quarantena chi arriva dal Nord. "Fermatevi e tornate indietro"

Coronavirus, le regioni del Sud mettono in quarantena chi arriva dal Nord. “Fermatevi e tornate indietro” (Foto Ansa)

ROMA – I governatori di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia ordinano la quarantena contro chi arriva dal Nord.  “Fermatevi e tornate indietro”, è l’appello unanime contro l’esodo da coronavirus, scattato in seguito al decreto che chiude di fatto la Lombardia e altre 14 province. 

A fare da apripista è stato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che a notte fonda ha firmato un’ordinanza nella quale obbliga alla quarantena chi arriva dalla Lombardia e le altre province isolate. Pena l’applicazione dell’articolo 650 del Codice penale secondo il quale, per la “inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità”, è previsto l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro, salvo che il fatto costituisca più grave reato.

“Vi parlo come se foste i miei figli, i miei fratelli, i miei nipoti: Fermatevi e tornate indietro – ha scritto Emiliano su Facebook – Scendete alla prima stazione ferroviaria, non prendete gli aerei per Bari e per Brindisi, tornate indietro con le auto, lasciate l’autobus alla prossima fermata. Non portate nella vostra Puglia l’epidemia lombarda, veneta ed emiliana scappando per prevenire l’entrata in vigore del decreto legge del governo”.

Intanto arriva il plauso alle decisioni del governo italiano dal direttore dell’Oms. “Il governo e i cittadini italiani stanno compiendo passi audaci e coraggiosi per rallentare la diffusione del coronavirus e proteggere il loro paese e il mondo. Stanno facendo autentici sacrifici. L’Oms è solidale con l’Italia ed è qui per continuare a sostenerla”, scrive su Twitter Tedros Adhanom Ghebreyesus, ripostando il post del governo con la foto del premier Giuseppe Conte che firma il decreto.

Abruzzo

“La genesi del Dpcm firmato solo oggi e peraltro non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale (quindi non ancora nemmeno in vigore) sta provocando un vero e proprio esodo “biblico” dalle regioni e dalle provincie elencate – afferma il governatore dell’Abruzzo Marco Marsilio – Già da questa notte ho dato disposizioni alla Protezione Civile di inviare squadre di volontari presso le principali stazioni ferroviarie e terminal bus per intercettare gli arrivi da nord, distribuire il decalogo dei comportamenti virtuosi di contenimento del virus e invitare tutti all’isolamento volontario”.

“Dalle 3 di questa mattina – prosegue Marsilio – i volontari stanno facendo questa opera preziosa di informazione e sensibilizzazione. Ma la lettura del Dpcm oggi pubblicato sul sito del Governo mostra che non esiste alcun divieto di spostamento dalla Lombardia e dalle province elencate all’articolo 1, ma solo un invito a evitare gli spostamenti non necessari, prevedendo infine un esplicito diritto a recarsi presso la propria abitazione, domicilio e residenza. Un testo simile, per di più diramato in bozza con ore e ore di anticipo, non poteva non provocare le conseguenze che si stanno avendo. Abbiamo il dovere di tutelare la salute dei cittadini, e per questa ragione ho dato disposizione agli uffici di predisporre un’ordinanza, che a causa del mio momentaneo impedimento reca la firma del vice presidente della Giunta Emanuele Imprudente, che impone la quarantena a tutti quanti rientrano in Abruzzo dalle zone elencate all’articolo 1”.

“E’ un’ordinanza di difficile applicazione – riconosce Marsilio – e altrettanto difficile monitoraggio se non sarà accompagnata da una vasta e coscienziosa collaborazione dei diretti interessati e delle loro famiglie: per questo, rivolgo un appello accorato a tutti perché adottino misure di cautela e comportamenti rispettosi di se stessi e del prossimo. Quanti stanno ‘fuggendo’ dalle ‘zone rosse’ stanno facendo esattamente il contrario di quanto dovrebbero fare, mettendo a rischio la salute dei loro cari e dei loro concittadini. Se proprio non sono in tempo per fermarsi e tornare indietro, abbiano almeno il senso civico e la coscienza di restare a casa in isolamento per due settimane”.

Calabria

Anche la presidente della Regione Calabria Jole Santelli ha firmato una ordinanza e chiede che “il Governo blocchi l’esodo che rischia di innescare una bomba emergenziale”. “È una follia” scrive, “La diffusione della bozza di decreto sulla nuova zona rossa sta portando a un vero esodo verso il sud, e in particolare verso la Calabria. Siamo preoccupati e a lavoro senza sosta per preservare la nostra terra da chi non ha ben compreso la gravità del rientro senza controllo. Ritornare dal Nord in modo incontrollato mette in pericolo la nostra terra e gli affetti di tutti. Non fatelo. Fermatevi! Seguite le regole, proteggetevi e proteggeteci come prescritto. L’esodo incontrollato – prosegue il presidente della Regione – porterà all’aumento esponenziale del contagio anche da noi. È evidente che una sanità come quella calabrese, vessata da anni da tagli selvaggi, non è in grado di reggere una situazione di totale emergenza”.

La Calabria non è in grado di reggere un’emergenza sanitaria grave. “Si applica la misura della quarantena obbligatoria con sorveglianza attiva a chiunque arrivi in Calabria o vi abbia fatto ingresso negli ultimi 14 giorni dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico.

Campania

In Campania chi, tra il 7 marzo e il 3 aprile verrà dai territori individuati come zona rossa dovrà “comunicare tale circostanza al Comune e al proprio medico di medicina generale o all’operatore del servizio di sanità pubblica territorialmente competente” e “osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni dall’arrivo con divieto di contatti sociali”. È quanto prevede l’ordinanza emessa da presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. L’ordinanza impone anche l’obbligo di “osservare il divieto di spostamenti e di viaggi” e di “rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza”. In caso di comparsa di sintomi, inoltre, si prescrive di “avvertire immediatamente il medico di medicina generale, il pediatra o l’operatore di sanità pubblica territorialmente competente”. 

Sicilia

“Chi sbarca in Sicilia, con qualsiasi mezzo, provenendo dalle zone rosse del Nord, ha il dovere di informare il medico di base e porsi in autoisolamento”. Lo impone un’ordinanza firmata dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, e in fase di notifica ai nove prefetti, ai questori ed ai 390 sindaci dell’Isola. Nella sua ordinanza, il governatore – si legge in un comunicato – “richiama le competenze comuni a tutte le regioni italiane e quelle previste dal comma 2 dell’articolo 31 dello Statuto siciliano che conferiscono al presidente della Regione il potere di disporre delle forze di polizia in caso di necessità”.

“Se tutti manteniamo la calma e il senso di responsabilità, riusciremo a gestire e superare anche questo particolare momento – aggiunge Musumeci – Noi siciliani abbiamo affrontato ben altre calamità e non ci arrendiamo. Ma ognuno faccia la propria parte”, esorta infine Musumeci dal suo isolamento domiciliare dove si trova da ieri per precauzione dopo il contatto avuto mercoledì a Roma con il collega Zingaretti. Al primo tampone negativo di ieri sera ne seguirà un altro tra due giorni.

Fonti: Ansa, Agi