Coronavirus, rientrati turisti italiani dalle Mauritius: “Ricattati e lasciati 24 ore sull’aereo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Febbraio 2020 - 08:31 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, rientrati turisti italiani dalle Mauritius: "Ricattati e lasciati 24 ore sull'aereo"

Coronavirus, rientrati turisti italiani dalle Mauritius: “Ricattati e lasciati 24 ore sull’aereo” (foto ANSA)

ROMA – “E’ stato un incubo. Sono emotivamente distrutto, arrabbiato; un gran dispiacere. E’ stata una presa di posizione assolutamente non di buon senso. Vacanza di una settimana buttata alle ortiche per i miei 60 anni, festeggiati praticamente in aereo, con le mie figlie in lacrime che si sono viste portar via un sogno. Un gran danno emotivo. Ho visto scene di pianto, di urla, di disperazione perché non sapevamo che fine avremmo fatto. Devo ringraziare il comandante dell’Alitalia, che ha saputo gestire la situazione, a fronte di una zero ospitalità locale: mi sono sentito ‘cittadino di Alitalia’”. E’ la testimonianza all’aeroporto di Fiumicino di un milanese rientrato dalle Mauritius con il gruppo di 40 connazionali originari della Lombardia e del Veneto che hanno scelto di tornare in Italia dopo aver rifiutato l’opzione della quarantena disposta dalle autorità locali per il coronavirus.

“Non so neanche con chi devo prendermela per quello che è successo. Mi piacerebbe che ora, non so chi, qualcuno facesse un gesto nei nostri confronti. E mi auguro di non perdere i miei soldi, sarebbe una beffa tremenda – ha raccontato ancora -. Ci hanno fatto solo scendere in un corridoio di approccio all’aeroporto; siamo stati seduti per terra, non ci hanno neanche fatto accedere ai bagni, al bar; solo tempo dopo ci hanno dato dei tramezzini con dell’acqua. C’erano bimbi piccoli, una di un anno e mezzo che, povera stella, non aveva neanche i pannolini di ricambio, e che è diventata la mascotte del gruppo; isolati per ore, le notizie rimbalzavano ed in pratica siamo stati sull’aereo per più di 24 ore, avremmo fatto il giro del mondo. Ad un certo punto, colpo di scena, le autorità locali hanno chiesto chi fosse della Lombardia e del Veneto e che dovevamo rimanere a bordo. Abbiamo capito che la vacanza sarebbe saltata. Nessuno di noi ha fatto il furbo, facendo finta di non essere di tale provenienza e provando quindi a scendere”.

“Ciò che è successo, e ce ne siamo accorti solo dopo un paio di ore di attesa prima di poterci imbarcare, è alquanto strano e da un punto di vista microbiologico, assurdo – ha detto invece un altro passeggero – perché se sono dei passeggeri che l’Italia ha lasciato uscire, vuol dire che non sono dei passeggeri contagiati e quindi avevano tutto il diritto di poter sbarcare. Ed invece li hanno sottoposti ad una specie di ‘ricatto’: o scendete e state in quarantena o ve ne tornate, creando un clima di paura pure tra di noi. Molti passeggeri, infatti, che stavano alle Mauritius e che dovevano tornare a casa, hanno preferito non prendere questo aereo”. (fonte ANSA)