Coronavirus Treviso, poliziotto positivo al Covid dopo aver sedato rissa al centro migranti

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Agosto 2020 - 08:57| Aggiornato il 11 Agosto 2020 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus Treviso, poliziotto positivo al Covid dopo rissa al centro migranti

Coronavirus Treviso, poliziotto positivo al Covid dopo aver sedato rissa al centro migranti

Un poliziotto contagiato dal coronavirus dopo aver sedato una rissa nel centro di accoglienza. Altri due sono in isolamento.

Coronavirus Treviso, ancora tensione nel centro di accoglienza dell’ex caserma Serena di Casier. All’interno della struttura ci sono 257 persone positive al Covid-19 tra operatori e migranti, su 300 ospiti totali.

Un poliziotto è stato contagiato dopo essere intervenuto insieme ad altri due colleghi “per sedare una rissa scoppiata tra clandestini”.

A renderlo noto è la deputata di Fratelli d’Italia Maria Cristina Caretta, sottolineando che si tratta del “maggior focolaio di Covid19 di tutta Italia”.

La parlamentare punta il dito contro il governo: “Un triste record di cui è responsabile il Governo Conte, che proroga lo stato di emergenza per tutti gli italiani e allo stesso tempo mette a repentaglio la sicurezza della popolazione con la sua politica di accoglienza indiscriminata”.

L’agente che ha presentato i sintomi più evidenti è risultato positivo al coronavirus, mentre gli altri due sono in attesa dei risultati del terzo tampone consecutivo. Tutti e tre poi messi in isolamento domiciliare nell’attesa.

Poliziotto contagiato, indaga la Procura

Come riportato dal Gazzettino di Treviso, sulla vicenda aperta una inchiesta. L’agente positivo al Covid-19, la scorsa settimana, aveva partecipato all’arresto di un richiedente asilo 26enne all’interno del centro accoglienza gestito dalla cooperativa Nova Facility.

I fatti risalgono a sabato 1 agosto quando i tre poliziotti erano intervenuti con urgenza per bloccare il 26enne, originario del Gambia, che sarebbe entrato in infermeria insultando e minacciando i sanitari e urlando di voler uscire.

Il migrante avrebbe alzato le mani contro un medico e scaraventato a terra il computer di un’infermiera, per poi scappare e minacciare con due spranghe gli agenti.

Forza Italia: “Commissariare l’ex caserma”

Per Raffaele Baratto, parlamentare di Forza Italia: “Quello che sta accadendo alla caserma Serena è vergognoso, da giorni assistiamo ad un balletto indecoroso di polemiche, mentre il rischio che il contagio si diffonda inesorabilmente aumenta a danno di cittadini ed imprese”.

“Si tratta di un’emergenza sanitaria gravissima – prosegue – che impone di chiudere la Serena ermeticamente, come ha ben spiegato il direttore generale Benazzi. I danni che può creare questa emergenza non sono nemmeno lontanamente immaginabili”.

“Centinaia di aziende nella nostra provincia stanno tentando una difficile ripresa dopo mesi di lockdown, se il contagio si diffondesse e si fosse costretti ad interventi drastici come l’istituzione di una Zona Rossa, sarebbe la fine”.

“E’ necessario intervenire immediatamente per scongiurare i rischi sanitari e le drammatiche conseguenze economiche che potrebbero derivarne. La Serena non va semplicemente chiusa, va messa sotto il controllo dello Stato”, continua Baratto.

“Verificheremo le responsabilità che hanno originato questa situazione incredibile. Ma ora ciò che è chiaro è che la cooperativa Nova Facility non può gestire questa situazione”.

“Si commissari subito la gestione – conclude – intervengano Esercito e Croce Rossa, solo così potremmo assicurare l’ordinata gestione di una crisi sanitaria potenzialmente devastante”. (Fonte: Ansa, Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev).