Coronavirus, dal 21 gennaio in Piemonte vaccino per 195 mila persone. Prima per sanitari e Rsa

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Dicembre 2020 - 19:42 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, dal 21 gennaio in Piemonte vaccino per 195 mila persone. Prima per sanitari e Rsa

Coronavirus, dal 21 gennaio in Piemonte vaccino per 195 mila persone. Prima per sanitari e Rsa (Foto Ansa)

Vaccino anti Covid, in Piemonte al via dal prossimo 21 gennaio. Saranno 195 mila le persone che per prime riceveranno la somministrazione: 120mila lavorano nelle strutture sanitarie, le restanti 75 mila sono ospiti e personale di Rsa e strutture socio assistenziali.

Circa 400 mila le dosi totali previste tra la prima e la seconda somministrazione. Il vaccino per questa prima fase sarà quello di Pfizer: il 29 dicembre è atteso il via libera dell’Ema, L’Agenzia europea del farmaco. 

Dopo questa prima fase, resta ancora da definire il bacino di destinazione della seconda che dovrebbe però riguardare il personale scolastico e le forze dell’ordine. A seguire la popolazione in generale, dai soggetti a rischio fino ad arrivare a quanti hanno già avuto il Covid.

In questa fase serviranno 143 medici, 160 infermieri, 150 Oss, e 145 unità di personale amministrativo. Il vaccino non sarà obbligatorio, ma la Regione ha già coinvolto i sindacati per sensibilizzarli.

Tra la prima e seconda somministrazione devono passare dai 19 ai 23 giorni, per cui per completare la vaccinazione sarà necessario un periodo non superiore ai sessanta giorni

Piemonte, 28 punti di somministrazione 

In Piemonte saranno 28 i punti di somministrazione suddivisi tra le otto province e sarà la stessa Pfizer a consegnarli a destinazione, via gomma, per evitare così che si interrompa la catena del freddo.

Quanto al luogo dove effettuare i vaccini, tra le strutture allo studio ci sarebbe l’ospedale da campo del Valentino che una volta liberato dai degenti potrebbe diventare un super centro vaccinale. Ci sarà, infatti, spazio per 60 luoghi di vaccinazioni ed eventuali aree attrezzate per gestire reazioni avverse alla somministrazione.

Si potranno vaccinare dagli 8 ai 10mila pazienti al giorno, su due turni di 7 ore al giorno. (Fonte: Adnkronos).