Corsico, il prof Pietro Marinelli sospeso da scuola. L’accusa: “Ha criticato l’Islam”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Agosto 2017 - 12:48 OLTRE 6 MESI FA
Corsico, il prof Pietro Marinelli sospeso da scuola. L'accus: "Ha criticato l'Islam"

Corsico, il prof Pietro Marinelli sospeso da scuola. L’accusa: “Ha criticato l’Islam”

MILANO – Ha detto alla sua allieva musulmana di ritenere il ramadan assurdo: per questo motivo un professore di una scuola di Corsico, in provincia di Milano, è stato sospeso per 7 giorni e senza retribuzione. A Pietro Marinelli, insegnante di diritto all’Istituto tecnico Falcone-Righi, non è stata data nemmeno l’opportunità di poter fornire la sua versione dei fatti e così per un episodio del 31 maggio scorso è stato sospeso.

Massimiliano Saggese sul quotidiano Il Giorno scrive che la preside della scuola si è limitata a contestargli di aver violato le regole deontologiche della professione e l’articolo 3 della Costituzione, quello che stabilisce che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione:

“Tutto ha avuto inizio il 31 maggio scorso – spiega Marinelli – sono entrato nella quinta, classe che seguo da 5 anni, per l’ultima ora. Tutti si sono alzati in piedi tranne una alunna, una ragazza egiziana, maggiorenne, musulmana. Le ho chiesto il motivo e lei mi ha risposto che era stanca in quanti era periodo del Ramadan”.

Da lì era nato un dibattito. “Mai offensivo nei suo confronti, sul mese di preghiera e dopo averle chiesto il significato del Ramadan e spiegato che i musulmani lo fanno perché il Corano discende dal cielo, ed è stato dettato da Allah, ho aggiunto che trovavo tutto ciò assurdo”. La ragazza allora esce di classe dopo circa dieci minuti e sparisce per tutta l’ora, tanto che il professore annota il fatto sul registro di classe.

Il giorno dopo, a quanto racconta Marinelli, la ragazza si è recata con una lettera di accompagnamento della preside presso la caserma dei carabinieri dove ha sporto denuncia. “Il 25, vengo a sapere che è stata emanata a mio carico una sanzione, già eseguita in quanto aveva decorrenza dal 17 al 24 luglio, e ora dovrò essere sottoposto anche ad una commissione medica ministeriale di cu non sapevo manco l’esistenza che dovrà valutare il mio stato di salute”.

Il docente ora rischia di perdere, dopo 30 anni di carriere, l’abilitazione all’insegnamento e sta valutando se presentare ricorso al tribunale del lavoro:

“Io non ho criticato l’islam, e a maggior ragione non ho criticato o offeso la mia allieva. Ho solo espresso mie opinioni. Se non possiamo più dire una parola sulle altre religioni non c’è più la libertà insegnamento e espressione. Abbiamo chiuso con la democrazia”.