Corsico (Milano): padre riconosce grazie ai tatuaggi il figlio scomparso e poi ucciso

Si chiamava Tai e aveva 34 anni. Il suo cadavere ritrovato sabato 7 maggio in una piazzola di sosta tra Vanzaghello e Lonate Pozzolo, nei pressi dell'aeroporto di Malpensa.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Maggio 2022 - 08:36 OLTRE 6 MESI FA
Corsico (Milano): padre riconosce grazie ai tatuaggi il figlio scomparso e poi ucciso

Corsico (Milano): padre riconosce grazie ai tatuaggi il figlio scomparso e poi ucciso FOTO ANSA

Un uomo si è presentato ai carabinieri di Corsico (Milano) per denunciare la scomparsa di suo figlio e lo ha riconosciuto nella vittima di una brutale aggressione mortale. Aggressione avvenuta in una piazzola di sosta della SS336 tra Vanzaghello (Milano) e Lonate Pozzolo (Varese), la scorsa settimana. Pochi giorni fa la Questura di Varese, su disposizione dell’autorità giudiziaria di Busto Arsizio (Varese), ha divulgato le foto dei tatuaggi della vittima, un giovane straniero. E’ stato proprio grazie a queste immagini che il padre ha riconosciuto il giovane ucciso. Ulteriori accertamenti e indagini sono in corso.

La morte del ragazzo

Si chiamava Tai e aveva 34 anni. Il suo cadavere ritrovato sabato 7 maggio in una piazzola di sosta tra Vanzaghello e Lonate Pozzolo, nei pressi dell’aeroporto di Malpensa. Seminudo e con gli evidenti segni di un brutale pestaggio. Per agevolarne l’identificazione, la questura di Varese e la Procura di Busto Arsizio avevano diffuso giorni fa le immagini dei tatuaggi sparsi sul corpo del giovane. Un nordafricano senza fissa dimora. A riconoscerli il padre, arrivato dal Marocco per mettersi alla ricerca del figlio. Nei giorni scorsi si era presentato ai carabinieri di Corsico per denunciarne la scomparsa.