Corso Francia: selfie sul ponte delle Aquile, ragazzini di Roma nord in bilico per una foto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Maggio 2017 - 14:33 OLTRE 6 MESI FA
Corso Francia: in bilico sul ponte delle Aquile i selfie dei ragazzini di Roma nord

Corso Francia: in bilico sul ponte delle Aquile i selfie dei ragazzini di Roma nord

ROMA – Corso Francia: in bilico sul ponte delle Aquile i selfie dei ragazzini di Roma nord. Forse erano meglio i lucchetti dell’amore a Ponte Milvio. Perlomeno erano più sicuri: i ragazzini di Roma nord infatti hanno scelto un’altra location a qualche centinaia di metri di distanza per dichiararsi eterno amore. Si sporgono infatti, immortalandosi in sdolcinati selfie, sulla balaustra del Ponte delle Aquile a Corso Francia.

Cuoricini, promesse d’amore ecc… peccato che a pochi centimetri si apra un baratro, un passo falso e addio. E del resto per gli adolescenti il rischio di cadute mortali è tutt’altro che un deterrente. “L’incanto supera la paura”, dice Matilda, 16 anni romanticamente portati. E infatti la moda dilaga. Giulio e Luca, 17 anni, ne parlano con la cronista de Il Messaggero.

Sono arrivati da Corso Trieste, «è un posto carino, c’è una bella vista», rispondono educati, anche un po’ sorpresi dall’interesse. Nessuna paura, «lo spazio c’è…» e indicano quella piccola fetta su cui camminano. Solo un rammarico: «La cosa grave sono le scritte, certo chi le fa rischia: già sta in bilico, tira vento, la sera poi col buio». (Raffaella Troili, Il Messaggero)

Anche i carabinieri se ne sono accorti, da un punto di vista privilegiato, dal fiume: “Da 15 giorni abbiamo visto che il fenomeno persiste, ce ne siamo accorti anche dai gommoni nelle perlustrazioni di controllo degli argini, li abbiamo più volte notati e invitati ad allontanarsi: sono ragazzi tranquilli, bravi, parlano o si fanno un selfie ma capiscono e si allontanano. Bisogna continuare con la prevenzione e il dialogo, far capire che possono inciampare con un sandalo estivo o avere un giramento di testa. Cartelli e barriere non servono, allora bisogna chiudere tutti i ponti”.