Cortei all’estero: a Londra il fermo, a Berlino carcere se sei col passamontagna

Pubblicato il 17 Ottobre 2011 - 09:37 OLTRE 6 MESI FA

Foto LaPresse

ROMA – A Londra basta solo il sospetto per far scattare il fermo. A Berlino ti arrestano se indossi un casco o un passamontagna. A Parigi c’è la denuncia se si manifesta senza autorizzazione.

Una domanda due giorni dopo i violenti scontri di Roma: cosa sarebbe successo se la stessa violenza, gli stessi scontri, fossero accaduti all’estero? Regole certe e collaudate durante le manifestazioni, restrizioni per chi ha precedenti penali e una grande collaborazione con gli organizzatori dell’evento. All’estero i “manifestanti violenti” vengono fermati così, attraverso prevenzione e repressione.

Prendiamo ad esempio gli Stati Uniti che per scoraggiare i vandali fanno tenere le manette ben in vista ai loro agenti. Tutte le operazioni e i controlli inoltre sono supportati dall’alta tecnologia. A Londra una tenuta diversa. Niente armi, niente interventi massicci durante i cortei. Basta il sospetto, quello soltanto, per far scattare il fermo.

A Berlino sono invece vietati sia caschi che passamontagna, tutti devono essere ben visibili: la pena è il carcere. A Parigi invece è tutto basato sull’organizzazione. Chiunque può manifestare ma ci deve essere un accordo con la polizia fatto almeno tre giorni prima del corteo, quindi un’autorizzazione e i dettagli concordati con la polizia stessa. Senza autorizzazione c’è la denuncia.