Corteggiamento spinto per 3 giorni. Per la Cassazione “è stalking”

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Gennaio 2018 - 16:09 OLTRE 6 MESI FA
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Attenzione a corteggiare una donna in maniera troppo insistente. Anche quello, per la Cassazione, è stalking.

ROMA – Attenzione a corteggiare una donna in maniera troppo insistente. Anche quello, per la Cassazione, è stalking. Lo dice una recente sentenza della Suprema Corte, che conferma la condanna di un uomo accusato di aver importunato una donna con una corte serrata, durata tre giorni.

La vicenda, che approda in Cassazione proprio nell’anno dello scandalo molestie, è destinata a far discutere. L’uomo aveva presentato ricorso dopo la sentenza di appello che lo condannava a 6 mesi di carcere per stalking. Secondo l’accusa le sue avances indesiderate erano da considerarsi “condotte reiterate che avevano cagionato alla vittima un perdurante e grave stato di ansia e paura, costringendola ad alterare le proprie abitudini di vita”. Così come recita l’ex art. 612-bis del codice penale, che configura appunto il reato di stalking.

Nel ricorso l’uomo ha fatto presente che si trattava solo di un amore “non corrisposto, ma sicuramente non tale da determinare nella parte offesa uno stato di ansia ed una modifica delle proprie abitudini di vita”. Anche perché il suo comportamento non è mai sfociato in atti minacciosi ed era circoscritto a soli 3 giorni, “tempo sicuramente non sufficiente a scatenare uno stato di ansia grave e perdurante”.

I Supremi Giudici però gli anno dato torto: il ricorso è inammissibile in quanto generico in più punti e ripetitivo di censure già sviluppate in appello. Nella sentenza impugnata, i giudici ritenevano invece quei “comportamenti invasivi della libertà personale e della sfera personale della p.o. da parte dell’imputato, comportamenti via via sempre più ossessivi, tradottisi in appostamenti, pedinamenti, avvicinamenti anche fisici, apprezzamenti ecc.”