Cortei e sit-in a Roma, sabato da bollino nero: paura per nuovi scontri

Pubblicato il 23 Novembre 2012 - 16:33 OLTRE 6 MESI FA
Roma, sabato 2 cortei: studenti e Casapound. Il secondo deviato “per sicurezza”

ROMA – Sabato da bollino nero a Roma. Sarà una giornata calda nella Capitale, dove sono previsti diversi cortei, quello dell’associazione di estrema destra CasaPound, quello dei Cobas e quello degli studenti. Proprio per la situazione che si preannuncia d’emergenza, oltre 1000 uomini delle forze dell’ordine sono stati allertati per vigilare sui palazzi delle istituzioni e zona protetta ristretta, anche per concentrare meglio il lavoro di poliziotti e carabinieri. L’ordinanza della Questura di Roma che dispone i servizi di sicurezza per sabato prevede quindi una vigilanza per tutti i palazzi istituzionali, quelli che il corteo “senza preavviso” degli studenti vorrebbe insidiare.

Il messaggio è chiaro: disponibilità su eventuali percorsi alternativi, ma ferreo rigore a non violare l’anello di sicurezza attorno a Palazzo Chigi e Montecitorio. Servizi di vigilanza sono predisposti anche all’Esquilino, attorno alla sede di Casapound, la formazione di destra che nel pomeriggio manifesterà nel quartiere Prati. Ma, sempre nel pomeriggio, l’Anpi e Federazione della Sinistra hanno organizzato un presidio antifascista all’Esquilino. Vigilanza predisposta nei pressi dell’Università Roma Tre, a San Paolo, dove si svolgerà l’inaugurazione dell’Anno Accademico. Sorvegliati speciali oltre Montecitorio e Palazzo Chigi, anche Palazzo Madama, Ministero della Pubblica istruzione, Palazzo Grazioli, Quirinale.

Continuano quindi le proteste e i cambiamenti in vista della manifestazione promossa da Casapound per sabato 24 novembre contro il governo Monti. E’ l’Anpi romana a guidare il coro di proteste che chiedono a Questura e Prefetto di impedire un nuovo sabato fascista nella città medaglia d’oro della Resistenza, dopo quello del 10 novembre con il Movimento sociale europeo (Mse) in marcia tra piazza Risorgimento e piazza Cavour. Sui social network si susseguono appelli di democratici che chiedono di revocare le autorizzazioni. Arriva quindi una soluzione che dovrebbe contemporaneamente garantire il diritto alla protesta ed evitare incidenti tra manifestanti di opposte fazioni politiche: il corteo di destra sarà spostato a Prati e non raggiungerà il centro della capitale.

Arriva quindi una sorta di compromesso: il corteo di Casapound chiesto su un percorso in pieno centro non si terrà, l’ultima notizia è che sarà dirottato nel quartiere Prati, sull’asse Piazza Mazzini-Ponte Milvio. Previsti pullman in arrivo anche da fuori Roma. Per la manifestazione, l’Agenzia per la Mobilità prevede saranno deviate o limitate le corse dei bus C2, 30, 32, 48, 89, 69, 186, 188, 200, 220, 232, 233, 224, 271, 280, 301, 446, 495, 628 e 911. Chiuse al traffico piazza Mazzini e piazzale Ponte Milvio: saranno rimossi tutti i veicoli in sosta e dei contenitori dei rifiuti.

Gli antifascisti accusano Casapound di essersi “resa troppo spesso protagonista di episodi di intolleranza politica e violenze”. Per questo l’Anpi di Roma ritiene “urgente che intervengano il questore, il prefetto e il ministro dell’Interno Cancellieri per vietare una manifestazione provocatoria, che rappresenta un insulto verso una città medaglia d’oro della Resistenza come Roma da parte di un movimento estremista come CasaPound, che mira a presentarsi alle elezioni e raccogliere nelle urne le peggiori pulsioni della destra estrema, violenta, razzista, antisemita ed antieuropea”.

Il corteo degli studenti. “Dialogo con gli studenti, ma i palazzi della democrazia devono rimanere inviolabili”. E ancora: “Chi indosserà un casco, verrà identificato”. Il prefetto della capitale Giuseppe Pecoraro annuncia fermezza nel gestire la manifestazione della scuola, che domani attraverserà la capitale. Alla vigilia della protesta dice: Vogliamo che “ci sia la possibilità di manifestare il proprio dissenso e far conoscere i motivi delle proteste, ma deve avvenire conformemente alle regole e alla legge”. “Sappiamo che qualcuno non ha presentato un preavviso per la manifestazione: è ovvio che i luoghi sacri della democrazia saranno inviolabili”, ha detto Pecoraro. “Se ci saranno problemi di ordine pubblico è ovvio che le forze dell’ordine non potranno non intervenire”. E poi puntualizza: Chi indosserà il casco “è punibile”. E dunque chi indosserà caschi durante i cortei di domani “sarà invitato a toglierlo altrimenti sarà identificato e denunciato”.

Il programma di cortei e sit-in. Dalle 9 alle 14 è in programma la manifestazione indetta dai Cobas scuola contro i tagli da parte del governo. Il corteo, al quale è prevista la partecipazione di circa 3.000 persone, partirà da piazza della Repubblica fino a raggiungere piazza Santi Apostoli. A questo corteo dovrebbe confluire quello senza preavviso degli studenti che partirà dalla Sapienza verso le dieci. Nel pomeriggio, dalle 16 alle 20, è invece in programma il corteo di Casapound ”in difesa dello stato sociale”. I manifestanti, che arriveranno da tutt’Italia, sfileranno da piazza Mazzini fino a Ponte Milvio. Contemporaneamente, tra piazza dell’Esquilino e via Cavour, invece prenderà il via la contromanifestazione indetta da Anpi e Federazione della Sinistra di Roma ”in difesa della Costituzione e dei valori dell’antifascismo”. Altri due sit-in sono in programma sempre sabato a Roma: dalle 9 alle 14 i Comitati di base della scuola si ritroveranno davanti al Miur, mentre dalle 8 alle 14 a piazza Farnese è in programma un sit-in della Federazione Lavoratori della Conoscenza contro la legge di stabilità. Sotto osservazione anche l’inaugurazione dell’anno accademico all’Università Roma Tre, alla cui cerimonia è prevista la partecipazione di circa 500 persone.