Cosenza, quattro speleologi bloccati nell’Abisso del Bifurto: tutti in salvo, stanno bene
Pubblicato il 2 Giugno 2019 - 19:05 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – Quattro speleologi sono rimasti bloccati per diverse ore in una grotta, l’Abisso del Bifurto in provincia di Cosenza, a causa di onda di piena improvvisa. Un quinto membro del gruppo era riuscito ad uscire dall’abisso pochi istanti prima dell’onda, dando l’allarme poco dopo le 16.30 di oggi, 2 giugno. Grazie all’intervento dei soccorritori, sono però riusciti tutti a salvarsi e a tornare in superficie. “Stanno tutti bene e non c’è stato bisogno di intervento medico”, ha riferito Giacomo Zanfei, presidente del Soccorso alpino e speleologico della Calabria.
“Abbiamo dovuto creare una via attrezzata alternativa per farli uscire uno alla volta. C’erano una cinquantina di metri di salita in verticale da percorrere”, ha sottolineato Giacomo Zanfei, presidente del Soccorso alpino e speleologico della Calabria.
L’Abisso del Bifurto, detta anche “Fossa del Lupo”, è un profondissimo inghiottitoio che scende in verticale per 683 metri, e si trova nel comune di Cerchiara di Calabria (Cosenza). Si trova nella parte orientale del Parco del Pollino. Nell’agosto scorso a Civita, non molto lontano da questo punto, 10 persone morirono nelle gole nel corso di una risalita delle acque del torrente Raganello, a causa di un’onda anomala che si era creata per le piogge in alta quota. (fonte ANSA – AGI)