Costa Concordia, il capitano De Falco: “Candidatura politica? L’avrei voluta”

Pubblicato il 13 Gennaio 2013 - 15:41 OLTRE 6 MESI FA
Gregorio De Falco (LaPresse)

ISOLA DEL GIGLIO – ”Se avessi ricevuto una richiesta di candidatura da Monti o da altri ne sarei stato onorato e l’avrei valutata, ma la richiesta non è arrivata’‘. Lo ha detto il capo della sala operativa della capitaneria di porto di Livorno, Gregorio De Falco, oggi all’isola del Giglio per le commemorazioni del disastro della Costa Concordia, rispondendo alle domande dei giornalisti.

”Penso che quella notte abbiamo fatto un buon lavoro – prosegue -. Sono un funzionario dello Stato e ho abbracciato questa professione. Qualcuno ha detto che il nostro intervento fu tardivo. Non è  così, come diceva madre Teresa di Calcutta ‘ho la sana consapevolezza di tutto ciò che si poteva fare e io l’ho fatto”’. ”Abbiamo capito subito che si trattava di una situazione di estrema difficoltà -. Noi siamo stati molto tempestivi, altro che intervento tardivo. Certo si poteva fare di piu’ se avessimo avuto la collaborazione che dovevamo attenderci”.

Il comandante  ha poi rifiutato di comparire davanti alle telecamere di ”Domenica in” su Rai Uno mentre dallo studio veniva trasmessa un’intervista registrata al comandante della Costa Concordia Francesco Schettino. Nonostante le insistenze dell’inviata sull’isola e del conduttore Massimo Giletti che gli ha assicurato che non ci sarebbe stato alcun faccia a faccia, il comandante che intimò a Schettino l’ormai famoso ”torni a bordo cazzo!”, è rimasto fuori campo senza intervenire.