Costa Concordia, esperto: “L’avvicinamento all’isola frutto di una manovra di salvataggio”

Pubblicato il 21 Gennaio 2012 - 15:48 OLTRE 6 MESI FA

GENOVA – Non sono state le correnti del mare, ma ''una manovra di salvataggio'', a far accostare la Concordia all'isola del Giglio dopo che aveva sbattuto contro le Scole. ''Il comandante ha effettuato la migliore manovra per evitare l'affondamento della nave e salvare molte vite umane'', sostiene Giovanni Luca Barbera, direttore per il Mediterraneo della compagnia di navigazione svedese Wallenius, che commenta con l'ANSA gli ultimi attimi della nave secondo le immagini dell'Ais (Automatic Identification System).

Le ultime ore di navigazione della Concordia sono documentate nel dettaglio dalla Qps. La societa' olandese, specializzata in software per la navigazione, ha pubblicato sul suo sito Internet la rotta della nave registrata dall'Ais la sera del naufragio.

''Dopo l'impatto sugli scogli – spiega Barbera, che ha alle spalle 15 anni di navigazione su navi portacontainer – la Concordia puntava al largo e sarebbe quindi affondata, portandosi dietro un numero elevato di vittime. Osservando l'Ais, si nota invece la manovra con cui la nave e' stata fatta ruotare di 180 gradi per portarla il piu' vicino possibile alla riva''.

Una ''manovra di salvataggio compiuta secondo l'arte marinaresca – ribadisce Barbera – quando sul ponte di comando ci si e' resi conto che ormai la nave non era piu' governabile''.