Costa Concordia, e Fornero non riesce a licenziare neanche Schettino

Pubblicato il 4 Gennaio 2013 - 11:30 OLTRE 6 MESI FA
Francesco Schettino (Foto Lapresse)

NAPOLI – Elsa Fornero non riesce a far licenziare neanche Francesco Schettino. Risultato spiazzante visto che riforma del lavoro che porta il suo nome  era stata presentata come quella dei licenziamenti facili. Invece, ad ora,  quelle norme non sembrano permettere neppure il licenziamento di Schettino, il comandante che prima fece schiantare contro uno scoglio e poi abbandonò la Costa Concordia durante il naufragio del 13 gennaio.

Quasi un anno dopo la tragedia costata la vita a 32 persone, è ancora aperto il dibattimento sul ricorso di Schettino contro il suo licenziamento dalla Costa Crociere. Lui vorrebbe tornare a lavorare, per questo ha fatto ricorso al Tribunale di Torre Annunziata, a Napoli. 

Il nodo della questione che dev’essere sciolto è se il rito accelerato (cioè la possibilità di sveltire le pratiche di licenziamento) vale solo per il lavoratore o anche per il datore di lavoro. Che questo nodo venga sciolto è fondamentale per il processo stesso a Schettino. I giudici parlano di legge incerta, poco chiara.

Se il datore di lavoro può rivolgersi al Tribunale per legittimare un licenziamento, allora la competenza del ricorso dell’ex comandante spetterà al Tribunale di Genova, a cui, appunto, si è rivolto la Costa.

Se, invece, verrà stabilito che il datore di lavoro non può rivolgersi al Tribunale per legittimare un provvedimento di licenziamento, allora la competenza spetterà al Tribunale di Torre Annunziata, a cui si è rivolto Schettino.