Costa Concordia, Francesco Schettino “deturpò l’Isola del Giglio: paghi 5mila euro”, stabilisce corte d’Appello

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Maggio 2018 - 08:39 OLTRE 6 MESI FA
Costa Concordia, Francesco Schettino "deturpò l'Isola del Giglio: paghi 5mila euro", stabilisce corte d'Appello

Costa Concordia, Francesco Schettino “deturpò l’Isola del Giglio: paghi 5mila euro”, stabilisce corte d’Appello (Foto Ansa)

FIRENZE – Francesco Schettino “deturpò l’Isola del Giglio, paghi 5mila euro”: con questa motivazione la corte d’appello di Firenze ha confermato l’ammenda comminata in primo grado dal tribunale di Grosseto all’ex comandante condannato per il naufragio della Costa Concordia, [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,Ladyblitz – Apps on Google Play] che il 14 gennaio 2012 provocò 32 morti.

La condanna è stata comminata per il deturpamento di bellezze naturali provocato dal naufragio della nave da crociera. Al processo era parte civile anche l’Enpa, Ente Nazionale Protezione Animali.

“Questa condanna – spiega l’avvocato Claudia Ricci – non può certo rendere giustizia dei gravissimi danni causati dal comandante Schettino con il naufragio della Concordia, tuttavia è importante e significativo che il giudice abbia sanzionato l’illiceità della condotta dell’imputato dal punto di vista dei danni causati al paesaggio”. “Resta – conclude la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi – una infinita amarezza per le tantissime vite umane spezzate e per i tantissimi animali morti a causa del naufragio. Purtroppo ci vorranno anni perché questa ferita possa rimarginarsi”.

Nella stessa sentenza la corte di appello di Firenze ha dichiarato prescritte due condanne che erano state inflitte in primo grado a Francesco Schettino dal tribunale di Grosseto: una era stata a tre mesi di arresto per violazione di una normativa sulla sicurezza a bordo dei marittimi imbarcati sulla Costa Concordia. L’altra, alla pena di quindici giorni di arresto per non aver attuato con diligenza le procedure di emergenza emesse dall’armatore e previste dalle normative vigenti. Entrambe queste condanne sono adesso cancellate in quanto prescritte.

Inoltre Schettino e il responsabile civile Costa Crociere spa rimangono condannati in solido al risarcimento, da liquidarsi in sede civile, verso le parti civili ministero dell’Ambiente, Associazione nazionale Mutilati e invalidi del lavoro, Enpa, Legambiente.