Costa Concordia, i protagonisti: Giovanni Lettich, Silvio Bignone, Luigi Merlo..

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Luglio 2014 - 06:00 OLTRE 6 MESI FA
Costa Concordia, i protagonisti: Giovanni Lettich, Silvio Bignone, Luigi Merlo..

La Costa Concordia

GENOVA – Costa Concordia dall’Isola del Giglio a Genova, dal rigalleggiamento alla demolizione: cambiano i protagonisti delle operazioni. Da Nick Sloane e Franco Porcellacchia, a Giovanni Lettich e Silvio Bignone, dai maghi del recupero di giganti galleggianti e ingegneri a uomini con la salsedine scolpita in faccia. Ora tocca ai piloti del porto, addetti al rimorchio, ormeggiatori e demolitori, con l’occhio attento di chi il porto di Genova lo guida da anni, Luigi Merlo.

GIOVANNI LETTICH, IL COMANDANTE DEI PILOTI DEL PORTO – Nervi d’acciaio e mano ferma servono per riuscire a “guidare” le migliaia di navi che ogni giorno entrano nel porto di Genova e a districarle tra le banchine “a pettine” che caratterizzano lo scalo. Esperienza e sangue freddo che dimostra quando dalla minuscola pilotina a tutta velocità affianca giganti da 10 mila containers, ci salta su e comincia a pilotarli. Giovanni Lettich, 61 anni, istriano, pilota da 29 anni e capopilota del Porto di Genova dal 2007. Qui ha vissuto i momenti più importanti della carriera e quelli più difficili come la notte del crollo della Torre Piloti, il 7 maggio 2013 (9 morti). In questi giorni Lettich si è chiuso nel suo ufficio per concentrarsi sull’operazione. Fu lui il primo, con il comandante Bozzo, a salire sul ponte di comando per far uscire la Concordia dai cantieri di Sestri Ponente il 7 luglio 2005. Tocca a lui riportarla a casa.

SILVIO BIGNONE, RESPONSABILE DEL PERSONALE MARITTIMO DEI RIMORCHIATORI RIUNITI – Genovese di Prà, 47 anni, coordinerà l’operazione dal quartier generale della società, guiderà Fabrizio Dolfini, 31 anni, genovese, responsabile dell’operazione, che sarà a bordo del rimorchiatore Messico, che ha 83 tonnellate di tiro: sarà a prua della Concordia. Bignone guiderà anche Maurizio Iannetti, responsabile della sicurezza, 50 anni, genovese anche lui. Bignone ha alle spalle un’esperienza fatta su navi da carico e rimorchiatori d’altura in Brasile dove faceva assistenza alle piattaforme petrolifere.

ALESSANDRO SERRA, CAPOGRUPPO DEGLI ORMEGGIATORI – Un altro genovese. Avrà la responsabilità di ‘fissare’ il relitto della Concordia alla diga. Ha 49 anni, tra le manovre che ama ricordare, la partenza del superbacino galleggiante del 1997 (struttura che opera in Turchia) e le manovre sulle navi auto- affondanti, imbarcazioni come la Vanguard che avrebbe potuto imbarcare la Concordia se il relitto fosse stato destinato a un porto non italiano.

LUIGI MERLO, IL PRESIDENTE DEL PORTO DI GENOVA – E’ uno dei registi dell’operazione Concordia a Genova, ha presentato a tutti le potenzialità dello scalo, da quelle logistiche a quelle professionali. Ha individuato le aree e ha messo tutti d’accordo. Spezzino, 49 anni, dal febbraio 2008 alla guida del porto, ha vinto le diffidenze degli operatori, preoccupati che l’operazione potesse rallentare la crescita dello scalo, e poi ha fatto squadra con le istituzioni e ha vinto la sfida. Ex vicesindaco alla Spezia, Claudio Burlando lo chiamò a fare l’assessore regionale alle Infrastrutture, incarico poi lasciato per assumere la presidenza del porto più importante d’Italia. Ha saputo operare investendo su nuovi mercati e lavorando sulle infrastrutture, dal dragaggio dei fondali all’allungamento delle banchine di stazione marittime, che hanno permesso di acquisire nuovi traffici.

CANTIERI SAN GIORGIO DEL PORTO, I DEMOLITORI – “La scelta del progetto presentato da San Giorgio del Porto e Saipem per lo smaltimento e il riciclo della Concordia testimonia l’esperienza e il know how che le nostre maestranze sono in grado di mettere in campo in un lavoro che non ha precedenti nel nostro Paese e che posiziona Genova quale punto di riferimento nazionale per questa tipologia di intervento”. Sono parole di Ferdinando Garrè, amministratore delegato dei cantieri San Giorgio del Porto che con Saipem ha presentato il progetto scelto da Costa per la demolizione. E’ un cantiere attivo nel settore dal 1928, riferimento nel Mediterraneo per offrire assistenza ad ogni nave. Il cantiere si estende su una superficie di 31.300 metri quadrati, ha 130 dipendenti.