Costa, più di 700 inchini all’Isola del Giglio

Pubblicato il 1 Marzo 2012 - 15:31 OLTRE 6 MESI FA

La Costa Concordia (Foto LaPresse)

GROSSETO – “Dal 2008 ad oggi ci sono stati oltre 700 passaggi delle navi Costa al Giglio”, cioè quelli che vengono definiti “inchini”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Costa Crociere, Pierluigi Foschi.

E’ una delle testimonianze riportate dal Corriere Fiorentino che fanno parte delle diecimila pagine dell’inchiesta sul naufragio della nave Costa Concordia, avvenuto lo scorso 13 gennaio nelle acque di fronte all’Isola del Giglio proprio in seguito ad un “inchino”.

Per questo il 1° marzo il ministro dell’Ambiente Corrado Clini e quello dello Sviluppo Economico Corrado Passera hanno firmato il decreto legge anti-inchini per le rotte sicure. In questo modo sarà vietato il passaggio delle navi a due miglia dai parchi marini.

Le nuove regole dovranno anche preservare aree come il santuario dei cetacei (una zona tra Sardegna, Corsica, Toscana e Francia), la laguna di Venezia e tutte le aree naturali e le riserve marine.

In particolare il provvedimento, dopo l’incidente della Concordia proprio all’imboccatura del porto dell’Isola del Giglio, prevede che le navi di grossa stazza navighino a due miglia dai confini delle aree marine protette. Per il Santuario dei cetacei vengono previste norme ad hoc per le navi cargo che dovranno fissare i carichi per evitare la loro perdita in mare. Per la Laguna di Venezia, i limiti partiranno al momento delle vie alternative.