Costa Concordia, le verità del naufragio nella scatola nera

Pubblicato il 3 Marzo 2012 - 12:53 OLTRE 6 MESI FA

GROSSETO – Sono numerosi i dati che periti e consulenti delle parti si aspettano di ricavare dall'esame della 'scatola nera' della nave Costa Concordia, cioe' il complesso apparato di strumenti elettronici e computer che la sera del 13 gennaio devono aver registrato la navigazione della nave prima, durante e dopo l'impatto contro lo scoglio 'Le Scole' dell'Isola del Giglio.

Tra i dati che sicuramente emergeranno dalla scatola nera gli esperti avranno modo di conoscere la posizione della nave in mare, la velocita', l'orientamento, i dati 'immagazzinati' dal sistema radar.

Per quanto riguarda le comunicazioni all'interno e all'esterno della nave la scatola nera dara' le registrazioni delle comunicazioni fra gli ufficiali presenti nei vari ponti della nave, tra cui quelle tra la plancia di comando e le sale macchine repentinamente allagate dopo l'urto contro lo scoglio. Ma anche quelle fra i ponti dove si trovavano le migliaia di passeggeri e la stessa plancia.

Sono ricavabili dalla scatola nera anche le comunicazioni in Vhf tra la Costa Concordia e le Capitanerie di porto di Livorno e Civitavecchia da quando comincio' a diffondersi l'informazione del disastro. Comunicazioni controverse che costituiscono uno dei capisaldi dell'inchiesta rispetto alle accuse rivolte al comandante Francesco Schettino e agli altri indagati.

E ancora, la scatola nera potra' dire quale era la profondita' del mare sotto la chiglia segnalata e registrata dall'eco-scandaglio nella rotta di avvicinamento al Giglio e, per quanto possibile, cosa poter risultare dopo l'urto e il conseguente black-out elettrico. Altri apparati possono dire se e quando fu dato il segnale di allarme generale e addirittura si potrebbe anche ricavare l'entita' dello squarcio, cioe' l'apertura dello scafo a seguito dell'impatto contro lo scoglio.

Un altro dato molto importante sara' relativo alla posizione del timone e al suo funzionamento dopo l'urto, anche considerando che Schettino ha sostenuto di aver manovrato in emergenza e in modo tale da portare la nave il piu' possibile vicino al porto dell'Isola del Giglio. Il timone pero' puo' dire anche quando e a che distanza dagli scogli Schettino all'improvviso viro' a dritta per evitare l'ostacolo, ormai all'ultimo momento.

Tra i dati che ci si aspetta di estrarre dalla scatola nera ci sono anche quelli relativi alla spinta e alla propulsione della Costa Concordia nelle varie fasi prima, durante e dopo il naufragio, la capacita' di tenuta delle porte stagne e la velocita' delle eliche. I dati si dovranno combinare con gli orari degli eventi relativi alla navigazione e alla meccanica del bastimento sia quando tutto era perfettamente funzionante, sia poi quando si verificarono le numerose avarie causate dall'allagamento delle sale motori in poi.

Potrebbero essere ricavabili anche le comunicazioni via interfono e la registrazione video della plancia di comando dove e' posizionato un sistema di monitoraggio e controllo di attivita' ed operazioni degli ufficiali alla guida.