Costa Concordia: il giallo del cognato di Schettino, sgozzato in nave

Pubblicato il 2 Marzo 2012 - 19:20 OLTRE 6 MESI FA

Francesco Schettino (Foto LaPresse)

SORRENTO (NAPOLI) – Il mistero del naufragio della Costa Concordia si arricchisce di un nuovo elemento: secondo quanto scrive Dagospia, riprendendo La Voce delle Voci, uno strano omicidio precedette la tragedia all’Isola del Giglio nella notte del 13 gennaio.

Il 6 novembre 2008 il comandante Mario Castaldi, 53 anni, venne ritrovato sgozzato con un coltello da cucina a bordo della nave “Paxi C” in navigazione al largo delle coste di Finisterre, in Spagna.

Castaldi, sposato con tre figli, è residente a Piano di Sorrento, vicino a quella Meta di Sorrento di cui è originario il comandante della Concordia Francesco Schettino, ed era an che cognato di Schettino, avendo sposato una sorella della moglie del comandante della Concordia, Fabiola Russo.

Castaldi aveva navigato per anni con la Msc, il colosso dei sorrentini D’Aponte, per poi passare alla compagnia Italtrag di Napoli, proprietaria della nave cargo Paxi C.

A Sorrento, scrive Dagospia, “circola voce che l’aggressore di Castaldi, l’allora trentasettenne Andrea Della Rasa, secondo responsabile di macchina, assolto perché considerato affetto ‘da disturbo delirante in personalità paranoide”, potrebbe lasciare a breve l’istituto psichiatrico giudiziario di Genova nel quale era stato recluso per un periodo di dieci anni”.

“Già da qualche tempo – ha detto alla Voce della Voci una fonte – circolava la notizia che Della Rasa sarebbe stato rimesso in libertà”. Ma su quel delitto, e soprattutto sul movente, non è mai stata fatta chiarezza.

In quel momento il cargo portacontainer, salpato da Alessandria d’Egitto e diretto a Gijon, nelle Asturie, si trovava a 22 miglia al largo della Galizia, in acque internazionali. E nel curriculum di De Rosa è scritto: “Iscritto nelle matricole della Gente di mare di Genova dal 1993, aveva lavorato per 12 anni con Costa Crociere”.