Covid in Italia, torna a salire la circolazione del virus. Incremento dei casi nella fascia d’età 6-11 anni

Aumenta la circolazione del Covid in Italia. E così continuano a salire l’incidenza e l’indice di trasmissibilità Rt. L’incidenza settimanale raggiunge infatti il valore di 53 casi per 100mila abitanti (contro 46 della scorsa settimana), mentre l’Rt medio è a 1,15 (contro 0,96 di 7 giorni fa), sopra 1 dopo oltre due mesi. E’ quanto rivela il monitoraggio dell’Iss, che sottolinea inoltre come tutte le Regioni e Province autonome risultino classificate a rischio moderato e riportino un’allerta di resilienza.

Sale circolazione Covid, curva ancora contenuta

“Questa settimana è caratterizzata da un incremento della circolazione del virus nel nostro Paese – dice il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro sui dati del monitoraggio settimanale – che supera la soglia dei 50 casi per 100mila abitanti in 7 giorni e Rt supera la soglia epidemica di 1. L’Italia si inserisce in un quadro europeo con elevata circolazione del virus in molti Paesi e in particolare in alcuni paesi confinari del centro ed est Ue. L’Italia si caratterizza ancora per una curva più contenuta e questo è un dato che dobbiamo sicuramente alla copertura vaccinale. In generale si evidenzia una crescita del numero dei nuovi casi”. 

Incremento dei casi sotto i 12 anni

“C’è un incremento dei casi di Covid-19 sotto i 12 anni – aggiunge Brusaferro – ed in particolare nella fascia di età tra 6 e 11 anni, mentre tra i 12 e 19 anni c’è una crescita più contenuta dei casi e questo è dovuto anche al numero di vaccinazioni che in questa fascia di popolazione sono state eseguite”. 

La situazione negli ospedali

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 4% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 4 novembre) rispetto al 3,7% della settimana precedente (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 28/10). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 5,3% contro il 4,5% al 28/10. Il tasso di occupazione resta comunque sotto la soglia di allerta che è fissata al 10% per le terapie intensive e al 15% per i reparti di area medica.

 

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