Covid, positivi asintomatici non più contagiati tra i ricoverati: la circolare del ministero della Salute

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Gennaio 2022 - 11:05 OLTRE 6 MESI FA
Covid, positivi asintomatici non più contagiati tra i ricoverati: la circolare del ministero della Salute

Covid, positivi asintomatici non più contagiati tra i ricoverati: la circolare del ministero della Salute (foto Ansa)

I pazienti ricoverati in ospedale per cause diverse dal Covid che risultino positivi ai test per il virus SasrCoV2, ma asintomatici, qualora assegnati in isolamento al reparto di afferenza della patologia, saranno conteggiati come caso ma non saranno conteggiati tra i ricoveri dell’Area Medica. Ciò fermo restando il principio di separazione dei percorsi e di sicurezza dei pazienti. Lo prevede la nuova circolare del ministero della Salute, che accoglie le richieste delle Regioni in tal senso.

Il Governo ha così trovato un compromesso con le Regioni. Regioni che nei prossimi giorni hanno paura di finire in arancione e per questo avevano chiesto di poter rivedere i parametri di classificazione.

Il comunicato dell’Istituto superiore di sanità

“L’infezione da SARS-CoV-2 dà una sintomatologia variegata e in evoluzione anche per la comparsa di nuove varianti virali che interagiscono in modo spesso diverso con il nostro organismo. Questo rende molto difficile riconoscere clinicamente un’infezione sintomatica da SARS-CoV-2 in assenza di una conferma di laboratorio. L’esperienza ha dimostrato, inoltre, che la maggior parte delle infezioni, in particolare nei soggetti vaccinati, decorre in maniera asintomatica o con sintomatologia molto sfumata. Non sorvegliare questi casi – è ancora il testo della risposta pubblicata dall’Iss -, limiterebbe la nostra capacità di identificare le varianti emergenti, le loro caratteristiche e non potremmo conoscere lo stato clinico che consegue all’infezione nelle diverse popolazioni (es. per età, stato vaccinale, comorbidità). Inoltre, non renderebbe possibile monitorare l’andamento della circolazione del virus nel tempo e, di conseguenza, i rischi di un impatto peggiorativo sulla capacità di mantenere adeguati livelli di assistenza sanitaria anche per patologie diverse da COVID-19”.

Colore regioni, la fondazione Gimbe: la Valle d’Aosta rischia la zona arancione

Presto l’Italia inizierà a colorarsi di arancione?  Oggi, venerdì 14 gennaio, è atteso il monitoraggio dell’Istituto superiore della sanità che sancirà i passaggi di fascia di colore pronti a scattare a partire da lunedì 17 gennaio. La cabina di regia, come ogni venerdì, si riunirà in mattinata e solo dopo che i tecnici avranno analizzato i numeri il ministro della salute Roberto Speranza firmerà le ordinanze. A rischiare è soprattutto la Valle d’Aosta.