CREMONA – Ergastolo e due anni di isolamento per Maurizio Iori, l’ex primario di Crema accusato di aver ucciso la ex compagna, Claudia Ornesi, e la bimba di due anni avuta da lei, Livia: lo ha chiesto l’accusa.
Secondo ilpm l’ex primario di oculistica avrebbe ucciso le donna e la bambina sedandole prima con dei barbiturici e poi avvelenandole con il gas butano delle bombole da campeggio che aveva messo in camera della donna nella notte fra il 20 e il 21 luglio del 2011.
All’inizio la morte di Claudia e Livia venne considerata un omicidio-suicidio.
Secondo il pm la nascita della bambina avrebbe dato inizio, in Iori, al processo che poi ha portato all’omicidio. Claudia aveva cercato di dare a Livia una vita come quella degli altri figli di Iori, che ha alle spalle due matrimoni e due figli.
Il 16 luglio del 2011 Iori acquistò a Carugate, in provincia di Bergamo, quattro bombole di gas. Quindi, la sera del 20 luglio, Iori andò a cena dalla donna. Portò con sé le bombole e alcune confezioni di Xanax e Valium.
In tutto il processo Iori e la sua difesa hanno mantenuto la tesi del suicidio.
Ma per l’accusa dice già tutto una lettera che Claudia inviò a Iori quattro giorni prima di morire: “Ho trascorso la gravidanza nel dolore fisico e psichico, mi hai costretto a partorire lontano da Crema, di nascosto. Adesso voglio che nostra figlia abbia un padre”.