Allarme criminalità a Bari: tre agguati mortali in tre mesi

Pubblicato il 15 Novembre 2011 - 12:46 OLTRE 6 MESI FA

BARI – Tre omicidi in tre mesi, armi nelle mani dei ragazzini e guerra tra clan: è il ritratto dell’emergenza criminalità a Bari. L’ultimo agguato mortale risale a ieri sera, e ha ucciso un uomo e ferito gravemente un altro.

A Repubblica gli investigatori hanno lanciato l’allarme: “Il grande pericolo di Bari in questo momento sono le armi. Sono troppe e finiscono nelle mani di ragazzini che non rispondono ad alcun capo o di balordi di malavita. Il rischio è davvero alto”.

L’ultima vittima è Francesco Campanella, 48 anni. Qualcuno gli ha citofonato, gli ha chiesto di scendere e gli ha sparato: tre colpi calibro nove al petto. Campanella è morto dissanguato nel giro di pochi minuti.  I killer hanno colpito anche Nicola Lupello, 34 anni.

Tutti e due sono stati portati da un’auto all’ospedale San Paolo, e scaricati lì davanti e abbandonati. Campanella è arrivato già morto, mentre Lupelli è stato trasferito al Di Venere e operato.

L’agguato si è verificato nella zona industriale dove forse i due, entrambi pregiudicati, avevano un appuntamento.

Gli unici elementi che hanno gli investigatori sono i precedenti penali di Campanella e i legami familiari di Lupello. Il primo fu arrestato il 28 luglio del 2009: a casa sua i carabinieri trovarono due fucili di provenienza incerta, quattromila cartucce di vario calibro e materiale per il loro confezionamento.

Lupello, invece, è il fratellastro di Michele Ciani, pluripregiudicato ritenuto vicino al clan Strisciuglio, gambizzato lo scorso 12 maggio. Per questo, scrive Repubblica, i carabinieri ritengono che l’agguato di ieri si inserisca nella guerra di mala che ormai è in corso al quartiere San Paolo di Bari.