Crispiano (Taranto), uccise il marito della sua amante: Nicola Scialpi condannato a 10 anni

Pubblicato il 10 Dicembre 2010 - 16:30 OLTRE 6 MESI FA

Il gup del tribunale di Taranto ha condannato a 10 anni di carcere con il rito abbreviato Nicola Scialpi di 44 anni, accusato di aver ucciso, nell’ aprile 2009, Sergei Scigol, di 50 anni, lituano, marito della sua amante. La donna, Olga Scigol, anche lei cinquantenne, è stata invece assolta dal concorso in omicidio e condannata a un anno di carcere con pena sospesa per aver partecipato all’ occultamento del cadavere. L’omicidio avvenne in un casolare tra Montemesola e Crispiano (Taranto).

Scialpi ospitava la coppia di lituani, senza fissa dimora, in una casa di campagna di sua proprietà. L’uomo dichiarò agli inquirenti di essere intervenuto per dividere i due coniugi che stavano litigando, e di aver ripetutamente colpito con un bastone Scigol che l’ aveva aggredito con un oggetto. Il cadavere del lituano ritrovato da un contadino in contrada “Tre fontane” nelle campagne di Crispiano, era straziato perché, dopo il delitto, venne legato ad un’ automobile e trascinato per numerosi chilometri.

Il corpo fu identificato dai carabinieri grazie alla impronte digitali: Scigol, infatti, aveva precedenti penali, per maltrattamenti in famiglia. Il giudice Tommasino ha disposto l’immediata scarcerazione di Oga Scigol, difesa dall’ avvocato Luca La Tanza.