Cristina Longhini, la farmacista di Bergamo che non fa i tamponi ai no vax: “Mio padre era tra le bare portate via dall’esercito”
Pubblicato il 5 Novembre 2021 - 14:08 OLTRE 6 MESI FA
Si chiama Cristina Longhini la farmacista di Bergamo che non vuole fare i tamponi ai no vax.
Le parole di Cristina Longhini a Dritto e Rovescio
Intervistata da Paolo Del Debbio, la farmacista di Bergamo ha spiegato:
“Mio padre – le sue parole – era tra le bare portate dall’esercito, non c’era un’ambulanza, abbiamo trovato un medico che venisse a visitarlo: aveva la saturazione a 65 e una settimana dopo è morto. Mi sono posta come farmacista vaccinatrice, ma non mi sono presa la briga di fare i tamponi perché non vogliamo sottoporci a una valanga di persone potenzialmente positive”.
La scelta della farmacista di non fare i tamponi ai no vax: “Hanno un’aggressività unica”
“Negli ultimi tempi – dice spiegando la sua scelta – tutti quelli che volevano un tampone avevano un’aggressività unica. Ci dicevano: tu devi farmi un tampone perché io il lavoro non voglio perderlo. La mia scelta dunque deriva dal fatto che subire tutta questa rabbia e questo odio fa male”.
Poi conclude con quella che è la sua opinione sui no vax: “Le persone hanno paura di quello che non conoscono: la maggior parte non hanno capito come funziona e agisce il vaccino e quindi hanno paura di cose insensate”.