Cristo ligneo attribuito a Michelangelo torna in Italia. San Marino lo “libera”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Maggio 2019 - 16:59| Aggiornato il 21 Agosto 2019 OLTRE 6 MESI FA

Cristo ligneo attribuito a Michelangelo torna in Italia. San Marino lo “libera”

ROMA – Il Cristo di legno attribuito a Michelangelo dovrà essere restituito dallo Stato di San Marino al suo legittimo proprietario italiano, Andrea Boccardelli che lo farà esporre e custodire nel Battistero di Ascoli Piceno. Si conclude così una controversia legale durata sette anni originata dal sequestro della piccola scultura di 40 centimetri per l’accusa, dimostratasi poi infondata, di riciclaggio e autoriciclaggio da parte del proprietario quando l’opera d’arte venne trasferita a San Marino.

Doveva semplicemente essere esposta. Il Titano, peraltro, è nel destino del Cristo: apparteneva al conte Giacomo Maria Ugolini, ambasciatore della Repubblica di San Marino in Giordania e in Egitto e di cui Boccardelli era primo segretario. Lo Stato ha riconosciuto l’innocenza degli attori, ma ha ritenuto di voler custodir lui la scultura lignea. La vicenda che ha coinvolto due procure italiane, le ambasciate e il Tribunale di San Marino, è degna di una spy-story nel racconto di Roberto Galullo sul Sole 24 Ore.

“Il conte Ugolini l’aveva ricevuta il 5 novembre 1979 dal Patriarca Melchita Maximos V e alcuni anni dopo l’aveva trasferita nella cassetta di sicurezza C073 di Euro commercial bank (le cui attività dal 1° settembre 2013 sono state trasferite a banca Cis, a sua volta commissariata), dopo le minacce della ‘ndrangheta di rubarla. Boccardelli, alla morte di Ugolini, ereditò il Cristo. Il 18 luglio 2017 l’avvocato Ciabattoni ha comunicato al Titano l’esistenza di accordi tra lo stesso Boccardelli e lo Stato italiano per esporre l’opera presso il Battistero di Ascoli Piceno”.