“Croce Rossa subappalta ai privati”: Ares furiosa, le assegnò 19,5mln di euro…

Pubblicato il 12 Novembre 2012 - 09:40 OLTRE 6 MESI FA
“Croce Rossa subappalta ai privati”: Ares furiosa, le assegnò 19,5mln di euro…

ROMA – “La Croce Rossa subappalta le ambulanze ai privati“. La scoperta ha fatto infuriare la direzione generale dell’Ares che è pronta allo scontro, scrive il Messaggero. 

Uno scontro inevitabile che inizia quando la Regione Lazio decide di affidare 46 postazioni di ambulanze alla Croce Rossa Italiana pagando ben 19,5 milioni di euro. L’Ares aveva chiesto di mettere le postazioni all’asta partendo da 19,3 milioni di euro, così che i privati avrebbero abbassato magari l’offerta in vista di un appalto.

Poi la doccia gelata: la Croce Rossa indice bandi per subappaltare le postazioni ricevute a privati. Un’operazione che se eseguita direttamente dall’Ares avrebbe portato un significativo risparmio per la Regione Lazio, come già denunciato dai Radicali.

Il Messaggero scrive:

“La direzione generale dell’Ares ha scoperto che la Croce rossa stava subappaltando il servizio ai privati. E ha fatto scrivere dall’avvocato una lettera di fuoco alla Cri per spiegare: questo non si può fare. Anche perché, come dice il buon senso, se il servizio doveva essere appaltato ai privati, allora poteva farlo direttamente l’Ares, che avrebbe così risparmiato dei soldi.

La storia comincia quest’estate. L’Ares in parte gestisce il servizio di emergenza con proprie ambulanze e proprio personale, in parte affida all’esterno la gestione di decine di postazioni delle ambulanze. Nel 2011 la Croce rossa aveva interrotto la precedente convenzione spiegando che non era sostenibile economicamente”.

Le ambulanze per l‘Ares erano un problema, scrive il Messaggero:

“Il problema, comunque, sembra risolto con l’affidamento del servizio alla Croce rossa. Fino a quando, a ottobre, la dirigenza del Ares 118 si accorge che sui siti internet dei vari comitati provinciali della Croce rossa italiana vengono pubblicati i bandi di gara per l’affidamento in subappalto della gestione delle ambulanze.

Insomma, la Croce rossa affida il servizio a gruppi privati, facendo ciò che, puntando sui risparmi assicurati da una gara, avrebbe potuto fare direttamente l’Ares. Ad esempio, il comitato provinciale di Roma del Cri, il 19 ottobre, scrive un capitolato d’appalto per l’affidamento del servizio per un mese delle postazioni di Casal Palocco, Casilino, Cassia, Civitavecchia, Umanesimo, Eur, Fonte Nuova, Frattocchie, Guidonia, Lariano, Policlinico, piazza del Popolo, Prenestino, piazza della Repubblica, Santa Severa, Tor Pignattara, Vicovaro. Base d’asta 153 mila euro. La cosa divertente è che nel bando la Cri sottolinea l’assoluto divieto, per la ditta che si aggiudicherà il servizio, di subappaltarlo”.

E’ in quel momento che l’Ares, scoprendo diversi bandi di subappalti indetti dalla Croce Rossa, decide di passare alle vie legali e invia una lettera del proprio avvocato per bloccare i concorsi. Intanto i gestori privati delle ambulanze, che non hanno gradito l’affidamento diretto del servizio alla Croce rossa, hanno presentato ricorso al Tar.