Crollo Favara: funerale celebrato da arciprete, sindaco ha “coscienza pulita”

Pubblicato il 26 Gennaio 2010 - 11:07 OLTRE 6 MESI FA

Centinaia di persone stanno affollando la chiesa madre di Favara, dove si stanno celebrando i funerali di Marianna e Chiara Pia, le due sorelline di 14 e 3 anni morte nel crollo della palazzina, in via del Carmine, in cui sono rimasti feriti i coniugi Giuseppe Bellavia e Giuseppina Bello e il figlio Giovanni di 12 anni. In chiesa ci sono tantissimi giovani e i compagni di classe di Marianna, che frequentava la scuola media Vaccaro.

Oggi a Favara è lutto cittadino, proclamato dal sindaco Domenico Russello. Le bare delle due sorelle sono state sistemate davanti l’altare.

A celebrare i funerali non è l’arcivescovo di Agrigento Francesco Montenegro- che ieri aveva annunciato che avrebbe rinunciato per protesta – ma l’arciprete, Don Mimmo Zambito. Ieri sera tantissime persone hanno reso omaggio alle due vittime.

Il sindaco di Favara, Domenico Russello, di professione penalista, ha parlato poco prima di entrare in chiesa.

«Sono stato ingiustamente additato come l’unico responsabile di questa tragedia – ha detto – ma io sono sindaco solo da due anni e mezzo e ho fatto quello che dovevo fare. Ho la coscienza pulita».

«Il procuratore di Agrigento Renato Di Natale – ha aggiunto il sindaco ha detto che non ci sono al momento indagati, l’iscrizione nel registro non è un atto dovuto, non si fa automaticamente ma solo a seguito dell’acquisizione dei primi elementi indiziari. Mi possono insegnare a fare il sindaco ma non l’avvocato penalista, conosco bene le procedure e so che chi ha responsabilità in questa storia verrà chiamato a pagare».

Il sindaco ha anche ammesso che la famiglia Bellavia «aveva presentato nel 2003 una domanda per un alloggio popolare, ma non aveva allegato i documenti richiesti. Per questo era stata esclusa dalla graduatoria». Fin dal primo istante Russello aveva smentito che i Bellavia avessero presentato domanda: «Adesso -ha spiegato- ho acquisito tutto gli atti documentali ed ho appreso che la domanda fu presentata nel 2003. Non ne ha fatte dieci come si favoleggia, ma con questo non voglio fare polemica con il signor Bellavia, a cui ho manifestato il mio affetto».