Csm: “Per colpa di Messineo sfumò la cattura di Messina Denaro. Va trasferito”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Giugno 2013 - 12:42 OLTRE 6 MESI FA

Csm contro procuratore Messineo: "Va trasferito, condizionato da Ingroia"ROMA – “Procura di Palermo debole e gestita in modo non adeguato dal suo capo”. Il Csm (Consiglio superiore della magistratura) contro Francesco Messineo per il quale la prima commissione ha avviato la procedura del trasferimento d’ufficio per incompatibilità. E ”conseguenza di questo difetto di coordinamento sarebbe stata la mancata cattura del latitante Matteo Messina Denaro”, scrive ancora il Csm.

Al procuratore il Csm rimprovera i suoi rapporti privilegiati con l’ormai ex procuratore aggiunto Antonio Ingroia dal quale sarebbe stato “condizionato nella gestione dell’ufficio” tanto da creare un clima pesante tra i colleghi soprattutto riguardo al processo sulla Trattativa e sulla gestione del testimone Massimo Ciancimino.

Scrive Repubblica:

Un condizionamento che avrebbe mosso i suoi passi sin dalla nomina di Messineo, eletto grazie ai voti di Magistratura democratica, corrente di sinistra alla quale il procuratore non appartiene e che poi avrebbe “tollerato” i motivi di opportunità già legati alle vicende giudiziarie del cognato di Messineo, il cui nome è emerso più volte in indagini coordinate da Ingroia, e al processo a carico del fratello.

In tempi più recenti, e in particolare in relazione al braccio di ferro con il Quirinale sulle intercettazioni delle telefonate tra il presidente della Repubblica Napolitano e l’ex ministro Nicola Mancino, Messineo è poi finito nell’occhio del ciclone insieme al pm Nino Di Matteo, anche lui sottoposto a procedimento disciplinare per una intervista a Repubblica nella quale ha confermato l’esistenza delle intercettazioni agli atti dell’inchiesta.