Csm, elezione dei consiglieri togati: avanza la Magistratura Indipendente

Pubblicato il 7 Luglio 2010 - 21:02 OLTRE 6 MESI FA

Fanno registrare l’avanzata di Magistratura Indipendente, la corrente più moderata delle toghe, i primi risultati delle votazioni che si sono tenute domenica e lunedìscorsi in tutti i tribunali italiani per l’elezione dei 16 consiglieri togati nel nuovo Csm.

Un’avanzata che comunque per ora non premia dal punto di vista pratico il gruppo, che pur avendo raddoppiato il proprio consenso non è riuscito a conquistare nessuno dei due seggi previsti per i magistrati di Cassazione.

I due seggi sono andati invece al candidato delle correnti di sinistra Nello Nappi, e a quello di Unità per la Costituzione,la corrente di centro e di maggioranza dei magistrati, Roberto Fuzio. Ma la vittoria di Unicost si è giocata sul filo di lana: Fuzio, che e’ sostituto pg alla Suprema Corte, è passato per un soffio, con 1999 voti a fronte dei 1907 voti riportati dal consigliere Stefano Schirò, di Magistratura Indipendente.

Un risultato che rivela un arretramento della corrente sinora piu’ forte, che quattro anni fa con Pino Berruti aveva ottenuto il maggior numero di voti (2757) in Cassazione. Stabile il consenso dei gruppi di sinistra (Movimento per la Giustizia e Magistratura democratica) che l’altra volta avevano sostenuto per la quota riservata alle toghe della Suprema Corte Livio Pepino (2679 voti) e che stavolta con Nappi ottengono 2665 preferenze. Anche lo spoglio per l’elezione dei togati nella quota pm (sono quattro), che e’ cominciata oggi ma proseguira’ domani, sembra confermare l’avanzata di Magistratura Indipendente.

Il candidato della corrente, Antonello Racanelli- il pm romano che si è occupato tra l’altro delle inchieste nate a Napoli sulla presunta compravendita di senatori e su Agostino Saccà e Silvio Berlusconi per la raccomandazione di attrici per fiction tv- e’ per ora in testa con 889 voti. Lo segue Paolo Auriemma, esponente di Unicost e in passato presidente della sezione romana dell’Anm, con 835 voti. Terzo al momento il procuratore di Venezia Vittorio Borracetti (Magistratura democratica) con 736 preferenze, quarto Roberto Rossi (Movimento per la Giustizia), il pm di Bari che ha indagato sul ministro Fitto, con 690 voti. Notevole la distanza degli altri due candidati, entrambi “indipendenti” (nel senso si sono presentati al di fuori delle liste delle correnti della magistratura): il pm di Bologna Giuseppe Di Giorgio è a 299 voti, mentre Carlo Fucci, sostituto procuratore a Santamaria Capua Vetere,e in passato segretario dell’Associazione nazionale magistrati, a 260.

Di ”successo politico” di M.i. parla il consigliere del Csm Cosimo Ferri, che però denuncia l”’assurdità” di un sistema elettorale che ” non consente ad una corrente che raddoppia i propri voti di eleggere per la quota Cassazione un proprio rappresentante”.