Imperia. Commercio cuccioli dall’Est, arrestati due slovacchi

Pubblicato il 2 Aprile 2010 - 12:32 OLTRE 6 MESI FA

Erano troppo piccoli per essere strappati alla loro madre anche se solo dei cagnolini. Oltre cento cani che viaggiavano a bordo di un furgone bloccato al casello autostradale di Ventimiglia, sono stati sottratti dal Corpo forestale dello Stato al traffico clandestino di cuccioli provenienti dall’Est e diretti in Spagna. Due persone di nazionalità slovacca, che conducevano il furgone, sono stati denunciate per uso di falsa documentazione e per maltrattamento di animali essendo i cani sotto l’età consentita per l’allontanamento dalla madre.

Gli agenti del Comando Provinciale di Imperia del Corpo forestale dello Stato, su disposizioni del Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali (NIRDA) di Roma hanno scoperto che 21 cuccioli, poi sequestrati, avevano tutti meno di due mesi di vita, un’età che per legge non ne consente la commercializzazione e che appariva sensibilmente inferiore a quella dichiarata nei passaporti. Un cucciolo di razza chow-chow era addirittura sprovvisto del microchip identificativo.

I cani, di varie razze, che nonostante tutto viaggiavano all’ interno del furgone in condizioni dignitose, provenivano dalla Slovacchia ed erano diretti a diverse località della Spagna dove sarebbero stati immessi sul mercato. Sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Sanremo i due autisti, entrambi di nazionalità slovacca, per utilizzo di falsa documentazione e per presunto maltrattamento degli animali, distaccati precocemente dalle cure materne.

I cuccioli sequestrati sono stati temporaneamente affidati a un rifugio per cani convenzionato con il Comune di Imperia. Il Corpo forestale dello Stato ricorda che i cuccioli strappati precocemente dalle cure materne hanno scarse possibilità di sopravvivenza in quanto sono sprovvisti delle difese immunitarie trasmesse durante l’allattamento.