Curon, abbassato il livello dell’acqua: riaffiora il paese sommerso nel 1950

di Caterina Galloni
Pubblicato il 23 Maggio 2021 - 19:00 OLTRE 6 MESI FA
Curon, abbassato il livello dell'acqua: riaffiora il paese sommerso nel 1950

Curon, abbassato il livello dell’acqua: riaffiora il paese sommerso nel 1950 (foto Ansa)

Nel corso di alcuni lavori di manutenzione, il livello delle acque del Lago di Resia, in Alto Adige, è stato abbassato e sono riaffiorati parte dei resti del paesino di Curon, sommerso dal 1950. Solitamente dalle acque del lago artificiale di Resia, spunta soltanto il campanile della chiesa del XIV secolo, e non è possibile vedere le 163 case della vecchia Curon Venosta.

Curon, abbassato il livello dell’acqua: riaffiora il paese sommerso nel 1950. Ecco come fu creato il lago artificiale

Il villaggio si trovava alla confluenza di due laghi naturali ed è stato sommerso nel 1950 per consentire alla centrale di Glorenza di generare 250 milioni di kWh all’anno. Nonostante le proteste dei residenti, il lago artificiale fu realizzato per fornire energia idroelettrica alle industrie del nord Italia, sacrificando così il borgo.

Il villaggio confinava con l’Austria e la Svizzera e molti residenti non parlavano italiano il che comportò confusione tra gli abitanti del villaggio di lingua tedesca che inizialmente capirono che il lago sarebbe stato profondo solo cinque metri, e alcune case dunque sarebbero rimaste al sicuro. L’avviso scritto in italiano diceva che il lago sarebbe stato profondo 22 metri e avrebbe sommerso tutte le abitazioni.

Curon, abbassato il livello dell’acqua: riaffiora il paese sommerso nel 1950. Il campanile e il romanzo “Io resto qui”

Nel 1940, ai circa mille residenti di Curon furono concessi 10 anni per trasferirsi. Le famiglie persero tutto ciò che possedevano, i risarcimenti per la perdita delle case si rivelarono più che modesti. Sembra che 400 sfollati abbiano creato un villaggio nelle vicinanze ma in tanti scelsero di emigrare. Grazie al campanile che spuntava dalle acque, il lago di Resia è poi diventato un’attrazione turistica. Attualmente, i turisti e i locali hanno potuto percorrere il sito e scattare foto dei resti del vecchio paese. Il campanile di Curon ha ispirato il romanzo “Io resto qui” di Marco Balzano e la serie tv di genere horror/mistery “Curon” prodotta da Netflix. (Fonte: MIRROR)