Da Giunta Senato ok a uso intercettazioni Dell’Utri-De Caro

di redazione Blitz
Pubblicato il 20 Ottobre 2015 - 22:05 OLTRE 6 MESI FA
Da Giunta Senato ok a uso intercettazioni Dell'Utri-De Caro

Da Giunta Senato ok a uso intercettazioni Dell’Utri-De Caro

ROMA – La Giunta per le Immunità del Senato ha detto si all’utilizzo delle intercettazioni tra Marino Massimo De Caro, ex direttore della biblioteca Girolamini di Napoli e l’ex senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri. Il caso riguardava dei testi antichi trafugati dalla biblioteca di Napoli. Dell’Utri è accusato di concorso in peculato: avrebbe ricevuto i volumi trafugati da De Caro, già condannato in via definitiva a 7 anni.

La Giunta per le Immunità, presieduta da Dario Stefano (Sel) si è espressa a larga maggioranza a favore dell’uso delle intercettazioni di Dell’Utri-De Caro: hanno votato tutti a favore ad eccezione degli esponenti di FI che si sono astenuti. Nelle intercettazioni che ora possono essere utilizzate dai magistrati napoletani nel procedimento penale nei confronti di Dell’Utri e dell’ex direttore della biblioteca, compare la celebre frase: “Io barattavo due prime edizioni di Vico, se le mancano, per due inviti a pranzo”. E Dell’Utri replicava: “Anche tre ti faccio”. De Caro, quindi, diventava più esplicito spiegando all’ex senatore “bibliofilo” di avergli trovato il “De Rebus Gestis di Antonio Carafa, che è uno dei più rari”. Si tratta infatti di un’opera di Giambattista Vico considerata molto rara.

Il tribunale di Napoli aveva chiesto di poter utilizzare queste intercettazioni il 28 luglio scorso. Ma sui giornali erano finiti già alcuni stralci come i seguenti riportati dal Fatto Quotidiano: “Lei c’ha sempre il Vico che l’aspetta eh… Quello lì lo porto io”, prometteva De Caro nel 2012. All’altro capo del telefono Dell’Utri rispondeva: “Eh, bravo, con il tartufo”. De Caro: “Esatto. Vico col tartufo”.