Da oggi si torna a 2 colori, 9 regioni zona rossa e 11 zona arancione: Regioni vogliono riaprire il 20

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Aprile 2021 - 08:15 OLTRE 6 MESI FA
Da oggi si torna a 2 colori, 9 regioni zona rossa e 11 zona arancione: Regioni vogliono riaprire il 20

Da oggi si torna a 2 colori, 9 regioni zona rossa e 11 zona arancione: Regioni vogliono riaprire il 20 FOTO ANSA

L’Italia dopo Pasqua e Pasquetta lascia la zona rossa nazionale e torna ai colori delle regioni, per il momento solo zona rossa e zona arancione. La zona gialla forse la rivedremo a fine mese se tutto va bene. Si torna quindi alle regole e ai divieti che cambiano da regione a regione e non ci sono più deroghe per sostarsi dal proprio comune. Lo si può fare solo per motivi di salute, lavoro e necessità.

Colori regioni zona rossa e quelle zona arancione da oggi

Da oggi quindi si torna ai due colori, ci sono 10 regioni che tornano in zona arancione: Veneto, Marche, Lazio, Abruzzo, Liguria, Basilicata, Sicilia, Molise, Sardegna, Umbria)e le province autonome di Trento e Bolzano. Le regioni in zona rossa invece sono: Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Puglia, Valle d’Aosta e Campania. 

La cabina di regia non è stata al momento convocata, ma è sulla base dei dati elaborati settimanalmente dall’Iss, Direzione generale Prevenzione e Regioni che verranno eventualmente valutati la situazione sulla diffusione del contagio, eventuali misure e i tempi necessari.

Regioni vogliono riaprire il 20 aprile

Riaperture già dal 20 aprile? E’ la richiesta delle Regioni al governo, se i dati epidemiologici lo consentiranno. Posizione che verrà presentata questo giovedì all’incontro con il premier Mario Draghi in merito ai fondi del Recovery. Nella stessa giornata si terrà anche la conferenza Stato-Regioni.

Questa la sintesi delle Regioni, riportata dall’Ansa: “Fornire prospettive a quei settori chiusi valutando aperture subito dopo il 20 aprile, nel caso di un miglioramento dei dati epidemiologici, per poi permettere da maggio la ripartenza di attività in stand-by da troppo tempo come le palestre”.