Dalmine, un finanziere vero e tre finti rapinano villa di ricco rom

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Ottobre 2014 - 10:42 OLTRE 6 MESI FA
Dalmine, finanzieri veri e finti rapinano villa di ricco rom: presi in flagrante

Dalmine, finanzieri veri e finti rapinano villa di ricco rom: presi in flagrante

DALMINE – Un finanziere (vero), tre finanzieri (falsi) ma che sono ladri (veri). Che stava facendo questa anomala brigata? Stava andando a svaligiare la villa di un ricco rom. Ma sono stati arrestati in flagrante dai carabinieri. E’ successo (vero) a Brembo di Dalmine (Bergamo). 

I rapinatori, un finanziere vero e tre uomini che si sono finti tali, si sono presentati in divisa, con l’automobile delle Fiamme Gialle. Hanno citofonato. Il padrone di casa, Ratko Dragutinovic, rom nato in Croazia ma cittadino italiano, non era in casa.

E’ stata la donna di servizio ad aprire il cancello della villa ai falsi finanzieri, che, appena dentro, hanno tirato fuori le armi e hanno minacciato la colf, raccontano  Armando Di Landro e Maddalena Berbenni sul Corriere della Sera, puntando probabilmente alla cassaforte di Dragutinovic.

A quel punto, però, sono intervenuti i carabinieri (veri), che tenevano d’occhio la zona per stroncare un gruppo di malviventi.

Secondo quanto riferisce il Corriere della Sera dietro al blitz potrebbe esserci un traffico d’armi, ma è un’indiscrezione non certa. Quel che invece è certo è che nella villa i quattro ladri erano convinti di trovare molti soldi. Il capo rom, autore anche di un libro sulla sua famiglia, in passato si era vantato di aver iniziato a truffare a 11 anni.

La Procura di Bergamo e la Guardia di finanza di Bergamo hanno diffuso una nota in cui si afferma che non sarebbe stata usata un’auto della Guardia di finanza durante il colpo (come invece era stato scritto in un primo momento). La nota precisa che sarebbe stata usata una “vettura civile sulla quale era stata tra l’altro montata una targa che è risultata rubata nel tentativo di mettere a segno il colpo in villa a Dalmine”.

Il pomeriggio della rapina erano però stati in tanti a vedere, fuori dalla villa del nomade rapinato, la pattuglia, con tanto di lampeggianti accesi. La procura ha confermato che i quattro indossavano le pettorine delle Fiamme gialle e che il finanziere appartiene alla Gdf di Como, e non di Milano, e che al momento del colpo era fuori servizio.