PADOVA – David Cariolaro è un professore italiano che vive e lavora a Shanghai e che è rimasto gravemente ferito in seguito ad un incidente. Cariolaro ha bisogno di un delicato intervento al cervello che non può essere eseguito in Cina, ma il volo per riportarlo a Padova è costoso e difficile da organizzare. Senza quel volo, che costa 150mila euro, David morirà. Amici e familiari ora si sono organizzati per raccogliere i fondi necessari ed hanno chiesto a Vincenzo Da Luca, console italiano a Shanghai, di intervenire.
Il Corriere del Veneto scrive:
“Stavolta bisogna salvare un professore padovano, David Cariolaro, che dopo la laurea nella città del Santo e un periodo di specializzazione a Londra da otto anni insegna Matematica alla Xianjiatong- Liverpool University di Suzhou, a 100 chilometri da Shanghai. Il docente, che ha 44 anni e risiede in Cina con la moglie e i due figli, 40 giorni fa è rimasto vittima di un brutto incidente e da allora è ricoverato al «Koolon Hospital» di Suzhou, in gravissime condizioni”.
Un’amica della famiglia Cariolaro spiega che la situazione è grave:
“«E’ in Rianimazione, riesce solo ad aprire e chiudere gli occhi ma va operato subito, altrimenti rischia la vita. Il problema è che la sanità cinese non è in grado di affrontare un intervento neurologico così delicato, perciò è necessario l’immediato trasferimento in Italia»”.
Il problema è che per trasferire Cariolaro serve un aereo attrezzato, che solo Air France possiede:
“L’altra difficoltà è il prezzo del volo: ci vogliono 150 mila euro. Su Facebook è stata lanciata una colletta, dagli amici partono appelli al ministro degli Esteri Emma Bonino, ma il tempo stringe e non si può tergiversare. Anche perché l’assicurazione dello sfortunato universitario non copre tutti i costi sanitari e quindi il padre Gianfranco, professore emerito di Ingegneria delle telecomunicazioni dell’Ateneo di Padova e nome noto nel mondo anche per aver collaborato con la Nasa, è costretto a sborsare ogni giorno 1.500 euro al Koolon Hospital”.
Gianfranco Cariolaro, padre di David, ha chiesto aiuto al console generale a Shanghai, Vincenzo De Luca, che ha scritto una lettera al governatore Luca Zaia, e al sindaco di Padova, Ivo Rossi, spiega il Corriere,
“per chiedere «ogni opportuna iniziativa di sostegno e campagna di solidarietà che la sua amministrazione potrà promuovere in favore del nostro connazionale. La compagnia di assicurazione non ha ancora garantito la copertura di tutte le spese legate alla degenza ospedaliera, la cui durata, salvo definitivi peggioramenti, dovrà essere necessariamente ancora molto lunga e onerosa. A tal fine, in attesa di una decisione definitiva da parte della compagnia di assicurazione, la numerosa e attiva comunità italiana di Suzhou, dove ha sede il più grande parco industriale italiano all’estero, ha deciso di promuovere una campagna di solidarietà e raccolta fondi»”.
La questione però non è di facile soluzione, conclude il Corriere del Veneto:
“L’unica soluzione sarebbe attivare la Croce rossa, che a sua volta potrebbe chiedere l’intervento (gratuito) dei C130 dell’esercito, pronti a intervenire nei casi umanitari. La Cri di Padova si è detta disponibile a interessarsi della vicenda, perciò ora bisogna che le varie istituzioni in campo si raccordino tra loro e sbrighino rapidamente le pratiche del caso”.