Davide Bonin, poliziotto eroe: si tuffò nel lago Mis per salvare una ragazza

di redazione Blitz
Pubblicato il 9 Marzo 2015 - 15:22 OLTRE 6 MESI FA
Davide Bonin, poliziotto eroe: si tuffò nel lago Mis per salvare una ragazza

Davide Bonin, poliziotto eroe: si tuffò nel lago Mis per salvare una ragazza

BELLUNO – Lei voleva farla finita, per questo si è buttata nelle acque gelide del lago Mis, a Sospirolo in provincia di Belluno. Lui, Davide Bonin, è il poliziotto eroe che l’ha seguita, tuffandosi appresso a lei e l’ha salvata. La scampata tragedia si è consumata sabato 28 febbraio: raggiunto dal Gazzettino, il poliziotto eroe racconta:

Non è stato un gesto di incoscienza, comunque. So nuotare e ho anche fatto immersioni subacquee. Però nei mari caldi. Sinceramente, se non sarò costretto, non ci entrerò più in un lago.

Come siete arrivati lì al momento giusto?
«Non ci sarei mai andato lì da solo. È stato un lavoro di squadra con il gruppo di lavoro della sala operativa della Questura. Le ricerche ci hanno portati lì in tempo. Con il collega abbiamo trovato l’auto della ragazza. Era vuota e aperta, ma non c’erano messaggi: eppure tutto lasciava presagire il peggio. Poi l’abbiamo notata vicino all’acqua e quando ci ha visti ha reagito: due, tre passi e si è buttata cadendo di schiena. Non ho pensato a famiglia o altro, ma è stata la scarica di adrenalina a spingermi e mi sono tuffato».

Lei stesso ha rischiato la vita, vista la resistenza della donna. Lo rifarebbe?
«Ci ho pensato in questi giorni. Nella consapevolezza di saper nuotare, penso che la decisione di non buttarmi mi peserebbe di più. Non si rimane a guardare in quei momenti, credo che non ne sarei capace».

Lei ha sussurrato delle frasi alla ragazza e si è subito calmata. Cosa le ha detto?
«I contenuti esatti di quello che ho detto preferisco non dirli, perché è stato un momento delicato tra me e la persona e per il rispetto della situazione non voglio renderli pubblici. Posso dirle che le ho fatto capire che avevo paura anch’io e che volevo continuare a vivere. Mi ha colpito che la reazione è stata immediata e positiva. La ragazza a quel punto è rimasta immobile. È stata la più grande soddisfazione».