Delfini scuoiati e sventrati in Sardegna: “Opera di trafficanti di mosciame”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Ottobre 2014 - 14:53 OLTRE 6 MESI FA
Delfini scuoiati e sventrati in Sardegna: "Opera di trafficanti di mosciame"

Il mosciame

SAN VERO MILIS – Delfini scuoiati e fatti a pezzi in Sardegna per farne mosciame. Come da tradizione ligure, certo, vietata dalla legge che proibisce la pesca dei delfini. Due animali sono stati trovati sulle spiagge di Golfo Aranci e San Vero Milis (Oristano). Erano privi delle parti commestibili, quelle del dorso, scavato per portar via la sua carne tenera e saporita. Restavano solo le carcasse. 

Chi le ha trovate ha chiamato il Corpo Forestale, che le ha recuperate e fatte analizzare. Pare che sia opera di esperti, che hanno portato via gli animali, li hanno macellati e poi hanno riportato i resti sulle spiagge.

Oltre a trattarsi di animali di cui è vietata la pesca i due esemplari erano cuccioli, che hanno una carne più morbida. Uno di loro non era nemmeno morto dopo essere stato scuoiato e sventrato. E’ stato trovato agonizzante sulla spiaggia di Sa Rocca Tunda di San Vero Milis.

L’Enpa, l’ente per la protezione degli animali, ha presentato una denuncia contro ignoti e mette in guardia i consumatori del mosciame: la carne del delfino, avvisa l’Enpa, è tossica: 

“Gli esemplari presentano un alto rischio di contaminazione da sostanze xenobiotiche e parassiti, altamente pericolosi per la salute umana. La questione, dunque, chiama in causa aspetti di natura non soltanto penale, ma anche sanitaria”,

ha detto Ilaria Ferri, direttore scientifico dell’Enpa, alla Nuova Sardegna.