Delitto dell’Olgiata, i legali: “Winston è pronto a pagare, ora esca dal carcere”

Pubblicato il 18 Aprile 2011 - 14:44| Aggiornato il 19 Maggio 2011 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Manuel Winston, reo confesso dell’omicidio della contessa Alberica Filo della Torre, è sereno e pronto a pagare il suo debito con la giustizia. Così lo descrivono i legali dell’ex domestico, gli avvocati Valter Biscotti e Nicodemo Gentile, che lo hanno incontrato in carcere. Di poche parole, assorto nelle preghiere: così viene anche descritto l’uomo, ormai quarantenne, che per venti anni ha tenuto con sé il segreto di un omicidio brutale. Gli avvocati tentano di dare una giustificazione anche alla scelta di Winston, che alla luce degli eventi può sembrare macabra, di chiamare sua figlia come la sua vittima: “Ha chiamato la figlia Alberica come monito futuro per quanto compiuto”.

I difensori ora chiedono che il filippino possa tornare libero. Secondo loro non ci sono i presupposti per tenerlo in carcere: pericolo di fuga? E’ sempre andato nelle Filippine negli ultimi anni ed è sempre tornato a Roma. Reiterazione del delitto? A detta di datori di lavoro e conoscenti si è sempre comportato onestamente. Inquinare le prove? Dopo venti anni dal delitto non potrebbe e poi ha confessato. Sulla richiesta della difesa il tribunale si è riservato. “Questo è il primo step – hanno detto gli avvocati Valter Biscotti e Nicodemo Gentile – che riguarda la questione cautelare: non sussiste il pericolo di fuga e di inquinamento probatorio. Negli anni il nostro assistito è andato più volte nelle Filippine e poi è sempre tornato in Italia. Così anche per il rischio di inquinamento probatorio vista la stessa confessione fatta dal filippino all’indomani del fermo disposto dalla Procura”.