Diete estreme e farmaci killer: tre morti, e la droga in farmacia

Pubblicato il 18 Novembre 2011 - 09:11 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Diete di ogni tipo senza alcun fondamento scientifico, farmaci anoressizzanti, e un business del dimagrimento che cresce assieme al peso della popolazione mondiale: sono sempre di più coloro che sull’altare del dimagrimento sacrificano la vita. Con molte complicità (a partire da quelle dei medici con pochi scrupoli) e con l’aiuto del mercato online. Dall’inizio dell’anno, in dieci mesi, i carabinieri della Salute sono riusciti a sequestrare 95 milioni di euro di medicinali venduti attraversi i canali di vendita web: fra questi molti farmaci per dimagrire, ha spiegato il vice comandate Concezio Amoroso, e all’interno di questi ultimi erano presenti anche sostanze stupefacenti. La procura di Roma – ed è questo l’ultimo caso – ha aperto un’inchiesta per accertare l’eventuale omesso controllo sulla commercializzazione, l’utilizzo e la prescrizione di una sostanza anoressizzante per combattere l’obesità, la Fendimetrazina.

La pericolosità di questa sostanza è conosciuta da tempo, anche se è stata inserita da poco nella tabella di quelle stupefacenti, afferma Luciano Caprino, farmacologo dell’università Sapienza di Roma. “Ha un’azione eccitante simile alla cocaina – precisa l’esperto – e provoca un aumento della pressione e del ritmo cardiaco”. La sostanza, spiega l’esperto, faceva parte dei farmaci “magistrali”, cioè che venivano preparati al momento, dietro presentazione della ricetta, dai farmacisti: “E’ possibile che qualche farmacista ne abbia ancora – spiega Caprino – e c’è sempre il mercato illegale, soprattutto su Internet”. Le diete drogate non sono una novità. Negli anni ’80 un medico francese, Jean Marie Soumeire, somministrava ai propri pazienti, un farmaco a base di amfepramone, famiglia delle anfetamine.

Ma, pur senza riferirsi a fatti così drammatici, molte diete in uso sono ritenute altamente discutibili perché basate su squilibri tra i fattori nutritivi o perché semplicemente troppo drastiche. E la dieta (dal latino diaeta che significa modo di vivere, regime) invece di rappresentare l’ordine, l’equilibrio e la regola, sempre più spesso si trasforma in disordine e insensatezza. Una ricerca effettuata dall’Università della California – che ha raccolto e analizzato i dati raccolti in più di trenta ricerche svolte negli ultimi anni su migliaia di persone che hanno svolto delle diete – emerge che in due terzi degli americani che si sono sottoposti a diete per ragioni estetiche hanno recuperato il loro peso originario o l’hanno aumentato. Non solo: molti i casi in cui i regimi alimentari forzati hanno causato problemi cardiaci, infarti e diabete. Cattive notizie arrivano anche per un altra dieta culto, la Dukan, seguita da Kate Middleton prima del matrimonio con il principe William: “non ha alcuna base scientifica” dice l’associazione britannica dei dietologi. Non resta che tornare alle vecchie regole della buona tavola mediterranea, affermano in coro tutte le organizzazioni sanitarie, dall’Oms al Ministero della salute .