Dino Bettamin, malato di Sla, muore facendosi addormentare

di redazione Blitz
Pubblicato il 14 Febbraio 2017 - 11:20 OLTRE 6 MESI FA

TREVISO – Aveva chiesto di poter “dormire fino all’arrivo della morte, senza più soffrire”, e così è stato per Dino Bettamin, 70 anni, macellaio di Montebelluna (Treviso), da cinque malato di slcerosi laterale amiotrofica, assecondato nella sua ultima volontà con la sedazione palliativa. Rispettando anche il suo rifiuto a qualsiasi trattamento, compresa la nutrizione artificiale.

Bettamin è morto lunedì 13 febbraio. Il suo è il primo caso di “sedazione profonda” somministrata ad un malato di Sla. “Era una chiara richiesta di sedazione basata su un chiaro sintomo refrattario, dato da un’angoscia incoercibile anche con farmaci e trattamenti psicologici, nonostante tutta l’umanità e la professionalità con cui è stato assistito nelle varie fasi della patologia”, spiegano gli infermieri di Cura con Cura, la società privata che dal 2015 si occupa dell’assistenza domiciliare del paziente.

Dino sapeva che gli rimanevano pochi giorni di vita. “Mio marito era lucido, racconta la moglie, e ha fatto la sua scelta. Così dopo l’ultima grave crisi respiratoria è iniziato il suo cammino”.

La sera del 5 febbraio la Guardia medica ha aumentato il dosaggio del sedativo che già l’uomo prendeva per flebo e il giorno successivo la dottoressa dell’assistenza domiciliare ha iniziato a somministrare gli altri farmaci del protocollo.

“Non ha mai chiesto di spegnere il respiratore, nonostante la legge lo consenta nei casi di sedazione profonda, riferisce l’infermiera, anzi, lo terrorizzava l’ipotesi di morire soffocato. Ha optato per una scelta in linea con la legge, la bioetica e la sua grande fede”. Ieri quando la moglie lo ha rassicurato di aver fatto tutto quanto le aveva chiesto, Dino si è lasciato andare.